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Il fatto
13 Dicembre 2025 - 06:42
Bonifiche e spazio, Taranto al centro del nuovo monitoraggio ambientale
TARANTO - La tecnologia spaziale entra ufficialmente nel percorso di risanamento ambientale del territorio jonico. Il nuovo Accordo Quadro tra l’Agenzia Spaziale Italiana e i Commissari straordinari per le bonifiche dei siti contaminati introduce per Taranto, per la prima volta, un sistema strutturato e continuo di monitoraggio ambientale basato sull’utilizzo dei satelliti Cosmo-SkyMed, PRISMA e, in prospettiva, della futura costellazione IRIDE.
L’intesa è stata presentata a Roma, nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla presenza del presidente dell’ASI Teodoro Valente, del Commissario Unico alle bonifiche Giuseppe Vadalà e del Commissario straordinario per Taranto Vito Felice Uricchio. Una collaborazione definita di rilevanza nazionale, pensata per fornire a territori complessi e fragili strumenti di controllo scientificamente avanzati e costanti nel tempo.
Per Taranto si tratta di un passaggio strategico, come ha sottolineato l’assessora all’Ambiente della Regione Puglia Serena Triggiani, che ha evidenziato il valore dell’accordo nel rafforzare le politiche ambientali e nel creare nuove opportunità di sviluppo. L’accesso a dati satellitari evoluti e a sistemi previsionali consentirà infatti di programmare meglio gli interventi, ridurre tempi e costi delle bonifiche e rendere più attrattivi i processi di rigenerazione territoriale e di investimento sostenibile.
Triggiani ha rimarcato come il telerilevamento spaziale rappresenti uno strumento destinato a cambiare radicalmente l’approccio alle bonifiche, ricordando che gli interventi sull’area di Taranto rientrano tra le competenze regionali e costituiscono una delle priorità più delicate del mandato. L’assessora ha inoltre riconosciuto il ruolo svolto dal Commissario Uricchio, definendo l’accordo frutto di una visione lungimirante e di un’azione istituzionale condivisa, rafforzata dal luogo simbolico della firma presso la Presidenza del Consiglio.
Nel quadro tracciato dalla Regione, la collaborazione con l’ASI si inserisce in un percorso già avviato, come quello sull’utilizzo delle tecnologie satellitari e dell’intelligenza artificiale per il contrasto all’abbandono dei rifiuti e alle discariche abusive, sviluppato insieme alle Forze dell’Ordine. L’intesa sulle bonifiche estende e consolida questo modello, applicandolo a un ambito cruciale come la tutela ambientale e sanitaria dell’area tarantina, dove sono necessari strumenti avanzati e una forte cooperazione tra istituzioni.
Nel suo intervento, il Commissario straordinario Vito Felice Uricchio ha evidenziato il ruolo dell’Italia come protagonista nel settore spaziale, grazie a asset strategici come Cosmo-SkyMed, PRISMA e la futura IRIDE, gestiti dall’Agenzia Spaziale Italiana. L’accordo, ha spiegato, rafforza il legame tra scienza e governo del territorio, offrendo alle bonifiche una capacità diagnostica senza precedenti. L’uso integrato del telerilevamento consente di estendere i dati puntuali a porzioni più ampie di territorio, individuare rapidamente le tipologie di inquinanti e le possibili fonti, oltre a monitorare le aree anche dopo gli interventi.
Secondo Uricchio, questo approccio permette interventi più mirati, meno invasivi e con una significativa riduzione dei costi operativi, valorizzando la sinergia tra gli enti dello Stato e le eccellenze dei sistemi osservativi italiani.
Il cuore dell’accordo risiede proprio nell’impiego coordinato delle più sofisticate tecnologie di osservazione della Terra, che garantiranno una lettura dettagliata delle aree contaminate, la valutazione dell’evoluzione dell’inquinamento e il controllo costante dell’efficacia delle bonifiche. Un salto tecnologico che supera i limiti delle sole attività sul campo, introducendo un controllo continuo e su vasta scala.
L’intesa definisce così un modello innovativo fondato sull’integrazione tra competenze scientifiche, tecnologie aerospaziali e strutture operative locali, ponendo Taranto al centro di una sperimentazione avanzata destinata a incidere in modo concreto sulla tutela dell’ambiente e sulla qualità della vita del territorio.
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