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Andria

Falsi Lacoste, Moncler, Adidas e Dolce e Gabbana: scoperto un laboratorio clandestino

Tre lavoratrici in nero trovate nel capannone. Sequestrati capi e macchinari, denunciato il responsabile

La Guardia di Finanza Bat in azione ad Andria

La Guardia di Finanza Bat in azione ad Andria

ANDRIA - La Procura della Repubblica di Trani ha convalidato il sequestro di un laboratorio irregolare individuato dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale Barletta Andria Trani, dove venivano confezionati capi d’abbigliamento con marchi nazionali ed esteri contraffatti. L’intervento arriva a poche settimane da un’altra operazione svolta tra Barletta e Corato che aveva portato alla scoperta di 3 strutture analoghe.

Le verifiche sono partite da una serie di controlli mirati nell’ambito dell’attività quotidiana di vigilanza economica del territorio. Gli accertamenti hanno condotto i finanzieri verso un capannone alla periferia di Andria. Dopo appostamenti sulle principali arterie stradali, è scattato il blitz che ha permesso di scoprire una vera e propria linea produttiva non autorizzata, nella quale lavoravano 3 persone senza alcun contratto.

Durante la perquisizione i militari hanno rinvenuto centinaia di capi recanti marchi contraffatti quali Lacoste, Moncler, Colmar, Sun68, Adidas, Dolce e Gabbana, Stone Island e altri brand noti. Sono stati dunque sequestrati i capi già pronti, i macchinari utilizzati per la produzione e l’intero capannone, mentre il responsabile è stato denunciato alla Procura di Trani per violazione delle norme sulla tutela della proprietà industriale e per le altre ipotesi di reato connesse.

Sono in corso ulteriori approfondimenti per garantire la tutela delle lavoratrici irregolari e per ricostruire la base imponibile sottratta al fisco, necessaria al recupero delle imposte evase. L’operazione, spiegano le Fiamme Gialle, rientra in un più ampio impegno nel contrasto alle forme più gravi di illegalità economica a difesa del sistema produttivo legale, degli imprenditori rispettosi delle regole e dei dipendenti spesso coinvolti a loro insaputa in circuiti fraudolenti.

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