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Bari
24 Novembre 2025 - 09:48
Agricoltura
BARI - La Puglia si conferma anche nel 2024 la regione italiana con il maggior numero di lavoratori dipendenti impiegati in agricoltura. A certificarlo è l’Osservatorio INPS sul lavoro agricolo, che registra 151.858 occupati, pari al 15% del totale nazionale, con una lieve flessione dello 0,6% rispetto all’anno precedente. Nel territorio regionale operano 27.576 aziende agricole che assumono operai con contratti dipendenti.
Coldiretti Puglia sottolinea come il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro richieda investimenti nell’ammodernamento delle macchine agricole e un impegno più forte sulla formazione. “I bandi Inail hanno rappresentato un passo avanti, ma devono essere più accessibili alle piccole imprese, superando la logica del click day”, ha spiegato Romano Magrini, responsabile lavoro di Coldiretti, richiamando anche l’importanza di una cultura della prevenzione che coinvolga scuole, aziende e società. In questo quadro, l’organizzazione richiama le recenti parole del Presidente Mattarella su una necessaria alleanza tra istituzioni, imprese e lavoratori.
Accanto alle attività tradizionali di gestione dei campi, raccolta e allevamento, il settore sta registrando l’ingresso di nuove professionalità, sia multifunzionali sia altamente specializzate, in linea con lo sviluppo dell’Agricoltura 4.0. Cresce la richiesta di profili come trattoristi, potatori e addetti alle lavorazioni interne, ma anche di figure innovative: dal data analyst agricolo allo specialista in agricoltura di precisione, dal prompt manager agronomico allo specialista in sistemi IoT e in blockchain per la tracciabilità delle filiere. Sempre più richiesti anche consulenti per la sostenibilità, esperti nelle energie rinnovabili come l’agrivoltaico, dronisti per mappature e concimazioni mirate, fino ai project manager di filiera.
Un ruolo strategico lo svolgono anche gli specialisti in biotecnologie agricole, impegnati nello sviluppo di varietà più resistenti tramite le tecnologie di evoluzione assistita.
Secondo il rapporto Coldiretti Censis 2025, il 73% dei giovani vede nell’agricoltura un settore capace di offrire reali opportunità occupazionali. Un ottimismo alimentato dall’affermazione delle produzioni tipiche locali e dai modelli di filiera territoriale, ritenuti capaci di generare sviluppo economico sostenibile.
In questo scenario, rileva Coldiretti, a guidare la transizione digitale sono proprio le imprese giovanili, che mostrano una produttività media di 4.500 euro per ettaro, un valore doppio rispetto alla media europea e francese, superiore anche a Germania e Spagna, grazie alla specializzazione in coltivazioni ad alto valore aggiunto.
Per l’organizzazione, questi dati confermano che il futuro del comparto passa da innovazione, sicurezza e formazione, elementi considerati essenziali per rafforzare un settore che continua a essere uno dei pilastri dell’economia pugliese.
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