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Bari

Lo Snap denuncia l’uso criminale di e-bike e monopattini e chiede l’applicazione delle norme esistenti

Il Sindacato Nazionale Appartenenti Polizia sollecita Governo, Prefetti e Magistratura a utilizzare senza ritardi gli strumenti interdittivi previsti dal Codice della Strada per contrastare spaccio, fughe ai controlli e mezzi modificati fuori legge

I controlli sulle bici elettriche modificate

I controlli sulle bici elettriche modificate - archivio

BARI - Il Sindacato Nazionale Appartenenti Polizia lancia un allarme sulla crescente diffusione di biciclette a pedalata assistita e monopattini elettrici utilizzati per attività criminali, soprattutto nel traffico di droga, e chiede alle autorità competenti un intervento immediato e uniforme. Il sindacato segnala come questi mezzi, spesso alterati per aumentarne potenza e velocità oltre i limiti consentiti, siano diventati strumenti agili e difficili da intercettare, impiegati per eludere i controlli e mettere in pericolo la sicurezza stradale e l’ordine pubblico.

Secondo lo SNAP, i veicoli modificati raggiungono prestazioni superiori a un ciclomotore pur circolando senza omologazione, assicurazione, targa e senza la necessaria patente. Una condizione che rappresenta un rischio diretto per i cittadini e per gli operatori impegnati nei servizi di vigilanza.

Il sindacato ricorda che l’ordinamento ha già previsto un meccanismo efficace per contrastare il fenomeno: l’articolo 120, comma 6-bis, del Codice della Strada, che permette di interdire determinati soggetti dalla guida delle e-bike e prevede sequestro, confisca e sanzioni amministrative comprese tra 2.000 e 7.000 euro. L’interdizione può essere disposta dal giudice nell’ambito delle sentenze o delle misure di prevenzione, oppure dal prefetto.

Nonostante la chiarezza della norma, la sua applicazione risulta, per lo SNAP, discontinua e spesso insufficiente, rendendo meno efficace l’attività di prevenzione e repressione delle forze dell’ordine. Una corretta attuazione garantirebbe un contrasto più incisivo dei reati legati all’uso illecito delle e-bike, una maggiore tutela degli operatori e un rafforzamento complessivo della sicurezza urbana e della circolazione.

Per colmare queste lacune, il sindacato chiede l’applicazione immediata e uniforme dell’articolo 120, comma 6-bis da parte di magistratura e prefetture, insieme all’emissione regolare delle misure interdittive nei confronti dei soggetti previsti dalla normativa. Propone inoltre una modifica legislativa che equipari i monopattini elettrici alle e-bike, permettendo di applicare anche a questi veicoli gli stessi provvedimenti, oltre alla definizione di direttive operative chiare per le forze dell’ordine.

Lo SNAP chiede infine di potenziare gli strumenti per accertare, sequestrare e confiscare i mezzi in violazione delle prescrizioni. Nella parte conclusiva della nota, il Segretario generale vicario Giacomo Gentile ribadisce la necessità di una risposta rapida da parte delle istituzioni e conferma la disponibilità del sindacato a collaborare per affrontare un fenomeno considerato ormai prioritario per la sicurezza pubblica.

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