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Andria
19 Novembre 2025 - 08:28
I carabinieri Bat in azione
ANDRIA - Si è conclusa all’alba di oggi l’operazione “Car Jackals”, che ha portato all’esecuzione di quattro misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati accusati, a vario titolo, di furto pluriaggravato di autovetture e ricettazione. L’ordinanza, emessa dal Gip del Tribunale di Trani su richiesta della Procura, riconosce gravi indizi raccolti dai Carabinieri del Comando provinciale di Barletta-Andria-Trani, che hanno condotto le indagini con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, del Nucleo Cinofili di Modugno e del 6º Nucleo Elicotteri Bari.
L’attività investigativa, sviluppata tra dicembre 2023 e marzo 2024, ha permesso di ricostruire l’esistenza di una “batteria criminale” con base ad Andria, ritenuta responsabile di numerosi furti d’auto nel territorio della Bat, con particolare concentrazione a Barletta e, in alcuni casi, a Margherita di Savoia. Le vetture sottratte venivano trasferite nell’agro di Cerignola, smontate e reimmesse nel mercato dei ricambi attraverso un circuito illecito di parti meccaniche e di carrozzeria.
Le indagini, coordinate dalla Procura e condotte dal Nucleo Investigativo, hanno documentato un modus operandi altamente organizzato: utilizzo di schede telefoniche fittizie, scambi di squilli come segnale operativo, linguaggio in codice, sopralluoghi, pedinamenti e movimenti notturni. In uno dei servizi di controllo, i militari intercettarono un’Audi A3 che stava trainando una Peugeot 208 rubata. L’autista, riconosciuto da un carabiniere, tentò la fuga a velocità elevata, arrivando a speronare un veicolo di servizio nel tentativo di aprirsi la strada prima di dileguarsi. Pochi minuti dopo venne rintracciato: aveva abbandonato l’Audi senza targhe e dato fuoco al mezzo in una zona rurale di Andria.
Nonostante quell’arresto in flagranza, il gruppo si riorganizzò rapidamente, dotandosi di nuove SIM, di un’altra auto e di una nuova base operativa ricavata in un deposito agricolo a Corato. Un ulteriore servizio di osservazione permise ai carabinieri di localizzare il covo, dove furono sorpresi altri due componenti della banda: all’interno vennero trovati una Volkswagen Golf rubata, un disturbatore di frequenze e vari strumenti meccanici ed elettronici utilizzati nei furti.
Il quadro indiziario raccolto ha portato la Procura a chiedere l’emissione delle misure cautelari, poi accolte dal Gip. I quattro indagati – tre residenti ad Andria e uno a Cerignola, tutti di età compresa tra 40 e 50 anni – sono stati condotti in carcere.
L’operazione “Car Jackals”, sottolinea l’Arma, conferma la continua attività di contrasto ai reati predatori nella provincia, con particolare attenzione alle organizzazioni strutturate che alimentano il traffico illecito di pezzi di ricambio e il mercato nero delle auto rubate.
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