LECCE - Nelle prime ore di oggi è arrivata la conferma più temuta: le ricerche della 40enne di origini lettoni, svanita nel nulla da ieri mattina, si sono concluse con il ritrovamento del corpo nella pineta di San Cataldo, a breve distanza da
Nelle prime ore di oggi è arrivata la conferma più temuta: le ricerche della 40enne di origini lettoni, svanita nel nulla da ieri mattina, si sono concluse con il ritrovamento del corpo nella pineta di San Cataldo, a breve distanza da via Ischia e dall’auto parcheggiata, una Peugeot che la donna aveva lasciato poco distante. Secondo quanto ricostruito, sarebbe stata lei stessa a mettere fine alla propria vita.
Le operazioni di ricerca erano scattate dal pomeriggio di ieri, dopo l’allarme lanciato in seguito all’ultimo contatto avuto con il marito intorno alle 9. Fin da subito si era attivata una vasta mobilitazione che aveva coinvolto Vigili del fuoco, Polizia di Stato, Protezione civile, Croce Rossa e personale del 118, in una corsa contro il tempo nelle aree boscate della marina leccese.
I Vigili del fuoco hanno reso noto che la sala operativa aveva avviato le procedure di ricerca intorno alle 17, con l’impiego di squadre specializzate, unità TAS, cinofili e nucleo SAPR per il sorvolo della zona. Decisivo si è rivelato l’intervento del cane da ricerca della Croce Rossa, che ha fiutato il corpo poco dopo l’alba.
Alle 7.30 di questa mattina è arrivata la tragica conferma: la donna giaceva senza vita all’interno della pineta. Le condizioni in cui è stata trovata non hanno lasciato spazio ad alcun tentativo di soccorso. La zona è stata subito isolata e affidata agli agenti della Polizia di Stato e alla scientifica, intervenuti per gli accertamenti richiesti dall’autorità giudiziaria.
La salma è stata trasferita nella camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, mentre proseguono le verifiche per chiarire gli ultimi movimenti della donna e ricostruire nel dettaglio le ore antecedenti alla scomparsa.
, una Peugeot che la donna aveva lasciato poco distante. Secondo quanto ricostruito, sarebbe stata lei stessa a mettere fine alla propria vita.
Le operazioni di ricerca erano scattate dal pomeriggio di ieri, dopo l’allarme lanciato in seguito all’ultimo contatto avuto con il marito intorno alle 9. Fin da subito si era attivata una vasta mobilitazione che aveva coinvolto Vigili del fuoco, Polizia di Stato, Protezione civile, Croce Rossa e personale del 118, in una corsa contro il tempo nelle aree boscate della marina leccese.
I Vigili del fuoco hanno reso noto che la sala operativa aveva avviato le procedure di ricerca intorno alle 17, con l’impiego di squadre specializzate, unità TAS, cinofili e nucleo SAPR per il sorvolo della zona. Decisivo si è rivelato l’intervento del cane da ricerca della Croce Rossa, che ha fiutato il corpo poco dopo l’alba.
Alle 7.30 di questa mattina è arrivata la tragica conferma: la donna giaceva senza vita all’interno della pineta. Le condizioni in cui è stata trovata non hanno lasciato spazio ad alcun tentativo di soccorso. La zona è stata subito isolata e affidata agli agenti della Polizia di Stato e alla scientifica, intervenuti per gli accertamenti richiesti dall’autorità giudiziaria.
La salma è stata trasferita nella camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, mentre proseguono le verifiche per chiarire gli ultimi movimenti della donna e ricostruire nel dettaglio le ore antecedenti alla scomparsa.
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