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Ginosa
04 Novembre 2025 - 10:13
Il no al Termovalorizzatore a Ginosa
GINOSA - Dopo anni di osservazioni, incontri e mobilitazioni, arriva un passaggio decisivo nella vicenda del termovalorizzatore proposto dalla società Ecologistic S.p.A.: il Ministero della Cultura ha espresso parere tecnico negativo e vincolante sul progetto. La Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio ha comunicato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di non poter rilasciare il concerto previsto dall’articolo 25, comma 2, del decreto legislativo 152/2006, determinando così il blocco della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).
Nel documento, il Ministero sottolinea una serie di criticità paesaggistiche e ambientali che rendono il progetto incompatibile con il contesto territoriale. Tra le principali osservazioni, si evidenzia che la realizzazione dell’impianto, con un ampliamento di 240.000 metri quadrati, avrebbe un impatto visivo rilevante, contribuendo alla frammentazione e all’artificializzazione del paesaggio rurale. Inoltre, l’intervento ricadrebbe interamente in zona agricola E, caratterizzata da vigneti, uliveti e seminativi che rappresentano la base economica e identitaria del territorio. Il Ministero rileva infine che il progetto risulta non coerente con gli obiettivi del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) della Puglia e con la disciplina d’uso dell’ambito paesaggistico di riferimento. Da qui la decisione di esprimere parere tecnico negativo.
Un giudizio netto, che il sindaco di Ginosa, Vito Parisi, accoglie con soddisfazione: “Il Ministero certifica l’incompatibilità assoluta di un impianto che avrebbe stravolto il nostro paesaggio e la vocazione agricola e turistica del territorio. È la conferma formale di anni di battaglie e di impegno collettivo”.
Parisi ha però denunciato il silenzio della politica nazionale e regionale sul tema, sottolineando come in piena campagna elettorale “tutte le forze politiche tacciano, mentre solo il Movimento 5 Stelle ha portato avanti la battaglia in ogni sede, dai Consigli comunali ai Ministeri, fino a Bruxelles”.
Il sindaco ha ricordato anche la mobilitazione dei cittadini e del mondo agricolo: “Abbiamo difeso Ginosa nelle istituzioni e nei tribunali, perché questa non è una battaglia di parte, ma di verità, dignità e futuro. Parliamo di agricoltori che chiedono rispetto e di famiglie che vogliono un territorio sano, produttivo e sostenibile”.
Sui 100 milioni di euro di fondi pubblici previsti per il progetto, Parisi ha lanciato un appello a riflettere: “Non sarebbe più giusto investire queste risorse per sostenere chi lavora la terra, le imprese agricole e chi costruisce un futuro sostenibile?”.
Il primo cittadino ha infine ribadito che lo stop ministeriale rappresenta una vittoria importante ma non definitiva. “La battaglia non è conclusa, ma oggi abbiamo una certezza: la verità è dalla parte di chi difende il territorio”.
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