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Taranto

Ambulanze bloccate fuori dal Pronto Soccorso del SS. Annunziata con ambulanze in codice rosso

La Uil Fpl accusa: “Stalli occupati da auto private e ambulanze di volontariato, un rischio per pazienti e operatori. Servono controlli e interventi immediati”

Il parcheggio del SS. Annunziata di Taranto

Il parcheggio del SS. Annunziata di Taranto

TARANTO - È una denuncia durissima quella della UIL FPL di Taranto, che segnala una situazione ormai “oltre ogni soglia di tollerabilità” presso l’ospedale Santissima Annunziata. Il sindacato punta il dito contro la cronica indisponibilità degli stalli riservati alle ambulanze del S.E.T. 118 davanti al Pronto Soccorso, dove i mezzi di emergenza sono spesso costretti a sostare all’esterno della struttura, anche durante interventi in codice rosso.

Secondo quanto riferito, le aree di sosta dedicate risultano regolarmente occupate da auto private o da ambulanze di associazioni di volontariato, in violazione non solo del Codice della Strada, ma anche delle norme di sicurezza previste per il soccorso pubblico. “Il recente episodio di un equipaggio del 118 costretto ad attendere fuori dal Pronto Soccorso con un paziente in codice rosso – racconta il segretario generale della UIL FPL Taranto, Giovanni Maldarizzi – è un fatto gravissimo. Si tratta di una vera e propria interruzione di pubblico servizio, con potenziali responsabilità penali per chi consente il verificarsi di simili situazioni.”

Il sindacato richiama l’attenzione anche sul D.Lgs. 81/2008, che impone agli enti sanitari di garantire condizioni di sicurezza per operatori e utenti, anche attraverso una gestione rigorosa degli spazi di sosta. Per questo, la UIL FPL chiede interventi immediati, a partire dal ripristino degli stalli riservati ai mezzi di emergenza e dall’attivazione di controlli costanti, anche con il supporto delle Forze dell’Ordine, per sanzionare ogni abuso.

Le ambulanze del 118 devono avere la priorità assoluta – ribadisce Maldarizzi – e occorre adottare nuove misure organizzative e strutturali per evitare il ripetersi di episodi che mettono a rischio la sicurezza dei pazienti e la tempestività dei soccorsi.”

Il sindacalista parla di “una questione di salute pubblica non più rinviabile” e chiede che la direzione dell’ospedale, la Asl di Taranto e le autorità competenti si facciano carico della problematica “con atti concreti e immediati, non con promesse o dichiarazioni di intenti”.

Ogni minuto sottratto al soccorso può trasformarsi in un dramma – conclude Maldarizzi –. Chi gestisce le strutture sanitarie deve assumersi le proprie responsabilità: la sicurezza degli operatori e dei cittadini non è negoziabile.”

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