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Il fatto

Torna il Frecciarossa Taranto–Torino, ma scoppia la polemica politica

Il deputato jonico di Fratelli d'Italia Dario Iaia accusa la Regione Puglia di inerzia. Ripristinati i collegamenti ferroviari dopo i lavori infrastrutturali

Il Frecciarossa che collega Taranto a Roma, Firenze, Milano e Torino

Un Frecciarossa

TARANTO - Dopo mesi di sospensione per lavori di potenziamento infrastrutturale e tecnologico, da martedì 28 ottobre tornano operativi tutti i treni sulla tratta Potenza–Salerno. A riprendere servizio sarà anche una coppia di Frecciarossa sulla linea Taranto–Potenza–Milano–Torino, con fermate a Metaponto, Ferrandina e Potenza Centrale.

Il treno FR 9547 partirà da Milano Centrale alle 15.10, con arrivi a Roma Termini alle 19.00, Salerno alle 20.38 e Taranto alle 23.42. Il collegamento inverso, FR 9514, lascerà Taranto alle 6.10 del 29 ottobre, raggiungendo Salerno alle 9.24, Roma Termini alle 10.58, Milano Centrale alle 14.50 e Torino Porta Nuova alle 16.00.

Nella stessa data riprenderanno a circolare anche gli Intercity 701, 702 e 707 tra Roma e Taranto, con fermate intermedie in Basilicata. Dal giorno successivo, il 30 ottobre, tornerà attivo anche l’Intercity 700 Taranto–Roma. In parallelo, Trenitalia riattiverà 16 treni regionali nei giorni feriali: 7 coppie tra Potenza e la Campania e una tra Potenza e Baragiano.

La notizia, però, ha immediatamente acceso il dibattito politico. L’onorevole Dario Iaia, deputato e presidente provinciale di Fratelli d’Italia Taranto, ha espresso soddisfazione per il ritorno del servizio, ma ha lanciato un duro attacco alla Regione Puglia.

«È positivo che il Frecciarossa torni a collegare Taranto con Torino – ha dichiarato Iaia – ma è inaccettabile che questo risultato sia stato ottenuto solo grazie all’intervento della Regione Basilicata, mentre la Puglia continua a rimanere indietro. La giunta lucana ha garantito il servizio fino al 2026, rinnovando il contratto con Trenitalia e coprendo integralmente i costi, mentre la Puglia ha annunciato un impegno solo per il prossimo anno, lasciando i cittadini nell’incertezza».

Per il deputato di FdI, «i pugliesi meritano una gestione regionale più efficiente e responsabile, capace di assicurare collegamenti fondamentali per lo sviluppo sociale ed economico del territorio». Iaia critica inoltre la promessa di un contributo regionale limitato al 30% dei costi del servizio per il 2026, giudicandolo «insufficiente a garantire un trasporto pubblico competitivo e moderno».

La riapertura dei collegamenti rappresenta una buona notizia per i viaggiatori pugliesi e lucani, ma la partita politica resta aperta, con la Basilicata che consolida il proprio ruolo di regia nella gestione ferroviaria dell’area e la Puglia chiamata a dare risposte concrete in tempi rapidi.

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