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Rsa, “Un sindacato contro la delibera regionale, ma al fianco del candidato Governatore del centrosinistra”

Il presidente dell’associazione di categoria Welfare a Levante, Antonio Perruggini, difende il provvedimento della Giunta pugliese sul supporto degli OSS agli infermieri nelle strutture sanitarie e invita le sigle sindacali al dialogo

Nelle Rsa pugliesi sono ora obbligatorie le telecamere

Una Rsa pugliese - archivio

BARI - Un appello al confronto e una critica diretta al mondo sindacale arrivano da Antonio Perruggini, presidente di Welfare a Levante, dopo il ricorso al Tar presentato da un sindacato contro la delibera della Giunta regionale pugliese che, in via temporanea, consente nelle RSA il supporto degli operatori socio-sanitari (OSS) agli infermieri dimissionari, senza sostituirli ma garantendo la continuità dei turni di assistenza.

Secondo Perruggini, il ricorso è «un atto incomprensibile e ingiusto nei confronti delle strutture che ogni giorno garantiscono protezione e cure qualificate a migliaia di anziani e disabili non autosufficienti». Il presidente di Welfare a Levante sottolinea come la misura della Regione sia «sacrosanta e necessaria» in un contesto di grave carenza di personale, e accusa una sigla sindacale di «alimentare un conflitto che danneggia il sistema socio-sanitario pugliese».

Particolarmente critico il riferimento a un dirigente sindacale, descritto come «con ruoli di vertice e sostenitore al fianco di Antonio Decaro», che – spiega Perruggini – «da un lato sostiene politicamente il centrosinistra e dall’altro attacca una decisione che dovrebbe invece difendere per coerenza etica e politica».

Il presidente di Welfare a Levante denuncia inoltre come «quel sindacato continui a confondere i requisiti di accreditamento con quelli organizzativi, ignorando le difficoltà reali delle RSA». Nonostante le strutture riconoscano agli infermieri retribuzioni superiori del 30% rispetto alla media, la fuga di professionisti che preferiscono approdare alle strutture sanitarie pubbliche sta mettendo in crisi la tenuta del sistema. «Invece di collaborare – aggiunge Perruggini – si preferisce alimentare tensioni in una fase già critica, dimenticando che le RSA garantiscono occupazione stabile e assistenza qualificata».

Il presidente ricorda anche che «durante il periodo del Covid molte sigle non hanno mai espresso solidarietà verso le RSA», accusandole oggi di «gettare benzina su un incendio ancora controllato proprio grazie alla delibera regionale».

Welfare a Levante annuncia che sosterrà in giudizio la validità della misura, evidenziando come il Tar abbia già rigettato la richiesta di sospensiva del sindacato. «Questa decisione – osserva Perruggini – conferma che la Regione si sta muovendo nel rispetto delle regole e con buon senso».

L’associazione invita infine tutte le organizzazioni sindacali a sedersi attorno a un tavolo di confronto per trovare soluzioni condivise, che rispettino il ruolo degli infermieri e di chi li assume. «Non si può continuare a ignorare la realtà del settore – prosegue Perruggini –. Chiediamo alla Regione di attivare subito i corsi per Assistenti Infermieri e OSS con formazione complementare (OSSS), già approvati dalla Conferenza delle Regioni nel novembre 2024 e autorizzati da un DPCM del giugno scorso. Sarebbe grave – conclude – se a frenare questa decisione fosse solo la paura di perdere consenso politico».

Un intervento duro, quello di Perruggini, che rilancia il tema dell’emergenza infermieristica nelle strutture socio-sanitarie e chiede un cambio di passo nella gestione del sistema pugliese, nel segno della collaborazione e del rispetto reciproco.

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