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Taranto

“Non si barattano identità e storia socialista”, Alfredo Venturini lascia gli organismi nazionali del Psi

In una lettera aperta, il dirigente tarantino annuncia le dimissioni dalla Direzione e dal Consiglio nazionale del partito. Denuncia “una gestione servile e opportunistica” e rilancia il sostegno dei socialisti pugliesi alla candidatura di Antonio Decaro

Alfredo Venturini

Alfredo Venturini

TARANTO - È una presa di posizione netta quella di Alfredo Venturini, storico esponente socialista tarantino, che con una lettera aperta indirizzata ai compagni di partito annuncia le proprie dimissioni dagli organismi nazionali del PSI (Direzione Nazionale e Consiglio Nazionale), denunciando una conduzione che a suo dire “svende identità, simbolo e storia”. Venturini, che nelle recenti elezioni europee aveva sostenuto Enzo Maraio nella lista Stati Uniti d’Europa, rivendica la necessità di difendere il riformismo socialista e preannuncia, in Puglia, il sostegno convinto alla candidatura di Antonio Decaro.

Lettera aperta di Alfredo Venturini

Cari socialisti,
nulla più mi trattiene dall'esprimere il mio disagio.

Il valore di una tessera di partito sta tutto nell'appartenenza, nella condivisione di una identità riconoscibile. Sono tornato alla Casa madre, il PSI, con l'obiettivo di dargli forza e farci crescere, di riportare i socialisti nelle istituzioni per riaffermare la cultura e la pratica del socialismo riformista di cui si avverte forte il bisogno.

L'ho fatto insieme a Felice Iossa e a tanti socialisti senza tessera, in occasione delle elezioni europee, sostenendo la candidatura di Enzo Maraio nella lista Stati Uniti d'Europa.

Con rammarico devo constatare che una scellerata conduzione del partito sta svendendo identità, simbolo e storia, con un comportamento servile, utile solo ad assecondare opportunistiche ambizioni personali. Continuare a tacere mi renderebbe complice di un gruppo dirigente sordo e irresponsabile, incline solo a mire personali spesso ingiustificate.

In Calabria è stato compiuto uno scempio alla nostra tradizione riformista, alla nostra storia e ai nostri valori, ponendoci al servizio del peggior populismo giustizialista. Eppure, in quella terra che fu di Giacomo Mancini, esprimiamo due sindaci socialisti di grande valore, sui quali non abbiamo avuto neppure il coraggio di rivendicare maggiore considerazione, piegandoci ad un accordo nazionale che ha consegnato il Mezzogiorno all’assistenzialismo populista.

Prima che lo stesso scempio si ripeta in Campania, dove irragionevolmente si sta procedendo a “cinquestellare” il PSI, rassegno le mie dimissioni da ogni organismo nazionale, Direzione e Consiglio nazionale.

In Puglia e a Taranto, con i compagni socialisti e riformisti con i quali abbiamo conseguito il 4,5% alle recenti amministrative, sosterremo convintamente Antonio Decaro, perché i nostri ideali, la nostra cultura riformista e la nostra storia non si barattano e non si svendono.

Alfredo Venturini, socialista da sempre

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