Torna alla base il pattugliatore “Osum”: 2 mesi di missione Frontex e oltre 500 migranti soccorsi

TARANTO - Dopo due mesi di intensa attività nel Mediterraneo orientale, il pattugliatore multiruolo “P.04 Osum” della Guardia di Finanza è rientrato il 1° ottobre nella sede navale di Taranto. L’unità, ammiraglia del Corpo, è stata impegnata nella missione internazionale “Greece 2025” coordinata da Frontex, l’Agenzia europea per la guardia di frontiera e costiera.

Il pattugliatore ha operato dall’Isola di Creta, lavorando in stretto coordinamento con le Autorità elleniche per contrastare l’aumento dei flussi migratori irregolari diretti verso l’Unione Europea. Un fenomeno che negli ultimi mesi ha registrato un incremento significativo, alimentato dall’instabilità geopolitica dell’Africa sub-sahariana e dal protrarsi del conflitto civile in Sudan.

L’impegno maggiore si è concentrato nelle acque dell’Isola di Gavdos, nota come “la Lampedusa greca”, situata 25 miglia nautiche a sud di Creta e 160 miglia dalle coste libiche. In totale, il pattugliatore ha accumulato oltre 600 ore di moto, spesso in condizioni meteomarine proibitive a causa del Meltemi, vento periodico capace di generare burrasche intense.

Nonostante il contesto operativo complesso, l’equipaggio delle Fiamme Gialle ha assicurato continuità e prontezza d’intervento, svolgendo operazioni delicate di avvistamento e abbordaggio nel rispetto degli standard europei di sicurezza. Nel corso della missione, i militari hanno recuperato oltre 500 persone, tra cui numerose donne e bambini, e hanno consegnato alla giustizia greca 7 scafisti.

La professionalità dimostrata dal personale della Guardia di Finanza ha ottenuto ampio risalto sui media greci e il plauso delle Autorità elleniche, che hanno espresso apprezzamento per l’efficacia e la determinazione mostrata nel pattugliamento delle rotte migratorie.