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Bari
12 Settembre 2025 - 10:47
La Squadra Mobile di Bari
BARI - Un inganno studiato nei minimi dettagli si è trasformato in violenza. Lo scorso 9 settembre, la Polizia di Stato ha denunciato due uomini campani, uno di 19 anni, incensurato, e l’altro di 33 anni, con precedenti, ritenuti responsabili in concorso di una truffa degenerata in rapina ai danni di un’anziana residente a Bari.
L’episodio si inserisce in una più ampia attività di prevenzione e repressione che la Squadra Mobile della Questura di Bari ha intensificato, viste le numerose truffe agli anziani registrate in città e provincia. Le modalità seguite dai malviventi ricalcano uno schema ormai collaudato: individuare persone vulnerabili, raccogliere informazioni personali, come il numero di telefono o il nome di un familiare, e sfruttarle per rendere credibile il raggiro.
In questo caso i due uomini si sono presentati alla porta della vittima simulando la consegna di un pacco destinato al nipote. Per ritirarlo, hanno chiesto una somma di denaro. Convinta della veridicità della richiesta, la donna ha consegnato 1.500 euro. Ma uno dei due, ipotizzando che l’anziana custodisse altro denaro, è tornato poco dopo sostenendo che la cifra non fosse sufficiente e ha preteso ulteriori contanti o gioielli. La signora, ingannata nuovamente, ha consegnato altri 4.000 euro.
Quando ha realizzato di poter essere vittima di una truffa, la donna ha tentato di trattenere l’uomo al momento della seconda consegna. Ne è nata una colluttazione e l’anziana è stata spintonata, mentre il malvivente riusciva a fuggire.
L’immediata attività investigativa dei “falchi” della IV sezione della Squadra Mobile ha permesso di raccogliere elementi decisivi: dalle descrizioni fornite dalla vittima e dall’analisi dei sistemi di videosorveglianza è emersa la presenza di un’autovettura sospetta che lasciava Bari subito dopo la rapina.
Il veicolo è stato successivamente intercettato dagli agenti della Polizia Stradale di Avellino, in coordinamento con la Squadra Mobile di Bari. La perquisizione dell’auto ha portato a una scoperta significativa: nascosti nel poggiatesta del lato passeggero e nella plafoniera della luce di cortesia posteriore erano occultati 5.500 euro, la somma sottratta all’anziana.
Alla luce degli elementi raccolti, i due uomini sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità giudiziaria. Il denaro è stato posto sotto sequestro in attesa della restituzione alla vittima.
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