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Bari

Emergenza rifiuti e roghi tossici, i sindaci baresi chiedono lo stato di emergenza

Quarantuno primi cittadini dell’area metropolitana hanno scritto al presidente della Regione per denunciare una situazione divenuta insostenibile. Il 29 agosto riunione operativa con ARO e Anci per definire una strategia comune

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Rogo con rifiuti - archivio

BARI - La voce dei sindaci dell’area metropolitana di Bari si alza compatta contro un fenomeno che da tempo mina la vivibilità dei territori: abbandoni di rifiuti e roghi tossici che devastano campagne e aree periurbane. Con una nota ufficiale indirizzata al presidente della Regione Puglia, i 41 amministratori hanno segnalato la grave emergenza ambientale che si consuma quotidianamente, chiedendo con forza misure straordinarie.

Nella lettera, i sindaci denunciano come negli ultimi anni la situazione sia precipitata: la quantità di rifiuti abbandonati è cresciuta in maniera esponenziale e con essa l’impatto sul paesaggio, sull’ecosistema e sulla salute dei cittadini. Una problematica, sottolineano, ormai fuori controllo per la quale gli strumenti ordinari a disposizione dei Comuni non bastano più.

Il tema è stato al centro anche dell’incontro del 25 agosto convocato dal sindaco metropolitano Vito Leccese, a cui hanno preso parte i rappresentanti di tutti i 41 Comuni del Barese. Nel corso del confronto è emersa la richiesta unanime di dichiarare lo stato di emergenza per abbandoni e roghi, così da dare maggiore incisività alle azioni di monitoraggio e contrasto e consentire un approccio di sistema, come previsto dall’accordo quadro regionale “Tutela Ambientale” approvato lo scorso marzo.

Contestualmente, la Città Metropolitana ha deciso di convocare per il prossimo 29 agosto un tavolo tecnico-operativo con gli otto ARO territoriali, il presidente di Anci Puglia e i referenti dei servizi competenti. All’ordine del giorno, la definizione di una strategia metropolitana condivisa. Primo passo sarà la discussione di una bozza di protocollo d’intesa che prevede di affidare agli ARO, con una delega specifica, il servizio di rimozione e conferimento in discarica dei rifiuti presenti lungo la rete viaria di competenza metropolitana. Per questa attività è già pronto uno stanziamento di 1,8 milioni di euro dal bilancio della Città Metropolitana.

Il fronte istituzionale dunque si compatta, ma resta forte la preoccupazione per un’emergenza che rischia di segnare a lungo il futuro del territorio, minacciando ambiente, salute pubblica ed economia locale.

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