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Taranto

Ex Ilva, salta il Consiglio comunale. Il Ministero: “Sono irresponsabili. A rischio migliaia di posti di lavoro”

Fonti ministeriali criticano duramente la decisione della maggioranza di non convocare la seduta per il prossimo 11 agosto. “Rischi per la tenuta sociale e industriale della città”

Adolfo Urso

Adolfo Urso

TARANTO - Nuova frattura istituzionale tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il Comune di Taranto, dopo la sconvocazione del Consiglio comunale che secondo indiscrezioni doveva tenersi il prossimo 11 agosto. La decisione, annunciata dalla maggioranza e dal Sindaco Piero Bitetti, ha suscitato stupore e irritazione al Mimit, dove la riunione era attesa per l’adozione di un atto chiave legato all’accordo di programma per la decarbonizzazione dello stabilimento siderurgico.

Fonti ministeriali parlano di un comportamento “irresponsabile” da parte dell’amministrazione comunale, accusata di rinviare continuamente le decisioni già concordate a livello istituzionale. “È inaccettabile – si legge – continuare a disattendere gli impegni presi. Così si lede il principio costituzionale della leale collaborazione tra gli organi dello Stato e si compromette la tenuta occupazionale di un comparto che riguarda decine di migliaia di lavoratori”.

Il Consiglio comunale avrebbe dovuto deliberare sull’adesione all’accordo interistituzionale promosso per definire tempi e modalità del processo di transizione industriale e ambientale dell’ex Ilva, con l’obiettivo della piena decarbonizzazione dell’impianto.

Il rinvio rappresenta per il Mimit un ulteriore segnale di incoerenza politica e istituzionale, in un momento in cui, secondo il dicastero, sarebbe invece urgente dare certezze alla città e all’intero sistema produttivo.

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