Lama Balice, via al progetto “Fiume Verde” per unire parco, città e litorale

BARI  - Un passaggio considerato strategico per il futuro del Parco naturale regionale Lama Balice. Il Consiglio metropolitano di Bari, nella seduta odierna, ha ratificato tre decreti d’urgenza del sindaco metropolitano, su relazione della consigliera delegata alla Transizione ecologica, Clima, efficienza energetica e valorizzazione del territorio Maria La Ghezza.

Il provvedimento prevede l’approvazione del Documento di indirizzo alla progettazione (DIP) e dell’accordo di collaborazione tra la Città Metropolitana e i Comuni di Bari e Bitonto per dare attuazione all’azione strategica “Lama Balice – Fiume Verde”. L’obiettivo è creare un sistema territoriale integrato di spazi naturali, agricoli e di fruizione pubblica, in grado di connettere il parco con la città di Bari, il litorale e l’entroterra bitontino.

«Con questo atto – ha dichiarato La Ghezza – si avvia finalmente una progettazione strutturata e condivisa, resa possibile dal recente riconoscimento giuridico del Parco da parte della Regione Puglia. È un passo decisivo per trasformare Lama Balice in un esempio virtuoso di infrastruttura verde integrata, accessibile e viva. Bari, Bitonto e la Città Metropolitana vogliono essere un modello di governance ambientale partecipata, in cui pianificazione urbana e cura del paesaggio si fondono per garantire un futuro sostenibile».

Il cuore dell’iniziativa è la creazione di una rete verde multifunzionale che collegherà aree naturali, agricole e urbane, formando un vero e proprio “fiume verde”. Il tracciato attraverserà canyon carsici, cave in fase di rigenerazione, aree umide e sentieri naturalistici, consentendo di muoversi dalle campagne di Bitonto fino al litorale barese lungo percorsi ciclabili, camminamenti e punti di osservazione della biodiversità.

Il progetto è articolato in 7 lotti funzionali per garantire flessibilità nella realizzazione e favorire l’accesso ai finanziamenti. Tra gli interventi previsti: il recupero del ponte antico sulla lama, la valorizzazione delle aree umide, la riqualificazione delle ex cave Selp, Ines e Robles e la sistemazione del percorso verso Villa Framarino, sede del parco.

L’intervento è in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda metropolitana 2030 e con il Piano Strategico Metropolitano. Dal punto di vista tecnico, seguirà i principi delle Nature-Based Solutions (NbS), con interventi mirati alla rigenerazione degli habitat, alla mobilità dolce, alla resilienza climatica e alla valorizzazione delle architetture rurali. Previsti anche percorsi didattici e naturalistici per sensibilizzare alla tutela della biodiversità.

La base operativa del progetto è contenuta nel Documento di indirizzo alla progettazione redatto dal Servizio Tutela Ambientale della Città Metropolitana, che definisce il quadro tecnico, ambientale, economico e procedurale per accedere a fondi del PNRR, dei programmi europei 2021-2027 e dei bandi regionali per infrastrutture verdi e paesaggi costieri.