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Lecce

Armani, Dsquared, Lacoste e Louis Vuitton rigorosamente falsi, maxisequestro della Finanza

Oltre 13 mila articoli contraffatti, scoperto un vasto traffico di prodotti potenzialmente pericolosi. Diciotto persone segnalate all’Autorità giudiziaria

I controlli della Guardia di Finanza a Lecce

I controlli della Guardia di Finanza nel Salento

LECCE - Blitz della Guardia di Finanza contro il commercio abusivo e la vendita di prodotti contraffatti nel Salento. Negli ultimi giorni, nell’ambito di un piano di intensificazione dei controlli sul territorio, i militari del Comando Provinciale di Lecce hanno condotto una serie di verifiche mirate alla lotta contro la contraffazione dei marchi, alla tutela del made in Italy e alla sicurezza dei consumatori.

Le operazioni, condotte dal Gruppo di Lecce, dalle Compagnie di Otranto e Gallipoli e dalle Tenenze di Casarano, Leuca e Porto Cesareo, si sono concentrate in particolare lungo i tratti costieri di competenza. Durante i controlli sono stati sequestrati oltre 13.000 articoli destinati alla vendita, tra cui accessori per la casa, prodotti per la persona, apparecchi elettrici, bigiotteria, giocattoli, capi di abbigliamento, calzature e borse. Molti di questi riportavano marchi riconducibili a noti brand nazionali e internazionali come Mattel, Disney, Nintendo, Pop Mart, Funko LLC, Armani, Dsquared, Lacoste e Louis Vuitton. Secondo gli investigatori, si trattava di prodotti contraffatti e privi delle necessarie garanzie di sicurezza, quindi potenzialmente pericolosi per la salute pubblica.

I controlli della Guardia di Finanza nel Salento

Il bilancio dell’operazione conta 18 persone segnalate alla Procura della Repubblica di Lecce e alle competenti Autorità amministrative. Le accuse riguardano ipotesi di reato quali contraffazione di marchi o segni distintivi, introduzione e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione. Gli indagati, in attesa di eventuale condanna definitiva, sono tutelati dal principio di presunzione di innocenza.

L’attività investigativa prosegue con l’obiettivo di smantellare l’intera filiera di approvvigionamento, individuando le strutture logistiche e organizzative alla base del traffico, e verificando possibili violazioni di natura doganale e tributaria.

Secondo la Guardia di Finanza, la diffusione di prodotti falsi e insicuri non solo mette a rischio la salute dei consumatori, ma provoca pesanti danni all’economia: riduce il gettito fiscale, rallenta la crescita e sottrae risorse preziose ai servizi pubblici destinati ai cittadini.

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