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Bari

Sanità pugliese, “Liste d’attesa fuori controllo, il protocollo è disatteso”

Il gruppo consiliare regionale di Fratelli d'Italia denuncia l’inerzia della Regione: “Solo alcune Asl hanno aggiornato i piani. Emiliano non vigila, i cittadini pagano il prezzo dell’immobilismo”

Corsia di ospedale

Corsia di ospedale - archivio

BARI - Un’accusa frontale alla Regione Puglia e alla giunta Emiliano arriva dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, che interviene con una nota congiunta dopo l’allarme lanciato dalla Cisl Puglia sullo stato della sanità regionale. Al centro delle critiche, il mancato rispetto del protocollo firmato il 2 maggio 2023 tra Regione e sindacati, nato per fronteggiare l’emergenza legata alle liste d’attesa.

Secondo FdI, l’accordo siglato due anni fa è rimasto largamente inattuato, nonostante prevedesse misure operative per ampliare l’accesso alle cure. Solo alcune Asl avrebbero aggiornato i Piani di recupero delle prestazioni nel corso del 2024, mentre molte altre risultano ancora ferme, senza alcuna reale applicazione delle disposizioni concordate.

“La sanità pubblica pugliese è in affanno – ha dichiarato il capogruppo Renato Perrini – e la mancata riduzione delle liste d’attesa sta generando una frattura sempre più profonda tra chi può permettersi il ricorso al privato e chi, invece, è costretto ad attendere mesi anche solo per una visita specialistica. Il protocollo prevedeva attività ambulatoriali nei weekend e in orari serali, ma quelle misure sono rimaste sulla carta”.

Il gruppo di Fratelli d’Italia – formato da Renato Perrini, Dino Basile, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Paolo Pagliaro, Tommaso Scatigna e Tonia Spina – chiede un intervento immediato dell’assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese, e la sua presenza in Aula per riferire puntualmente lo stato di attuazione del protocollo, con dati precisi, piani aggiornati e risultati ottenuti, Asl per Asl.

“Non è più tollerabile – si legge nella nota – che la Regione firmi accordi senza poi garantirne l’applicazione concreta. Serve un impegno vincolante nei confronti dei direttori generali delle Asl e delle aziende ospedaliere, perché a pagare l’inerzia della politica regionale sono ogni giorno i cittadini pugliesi”.

L’opposizione chiede un cambio di passo immediato, trasformando l’appello sindacale in una richiesta politica formale: dare priorità assoluta alla gestione delle liste d’attesa, con strumenti operativi e controlli stringenti, per restituire efficienza e accesso equo al servizio sanitario regionale.

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