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Andria
07 Luglio 2025 - 14:54
Il progetto del nuovo Ospedale di Andria
ANDRIA - Il cantiere per la realizzazione del nuovo ospedale di secondo livello ad Andria, da 400 posti letto, resta tra le priorità della Regione Puglia e dell’intera provincia Bat, ma il percorso verso l’apertura del bando di gara si annuncia ancora complesso. Se da un lato, durante la seduta della I Commissione regionale svoltasi questa mattina, è stato confermato l’impegno a bandire la gara tra fine settembre e metà ottobre, dall’altro emergono nuove variabili tecniche che potrebbero incidere sul calendario.
Tra le novità, l’imminente entrata in vigore del nuovo prezzario regionale infrannuale, cui l’intero progetto dovrà essere adeguato. Secondo quanto riferito dal sindaco Giovanna Bruno, presente in rappresentanza del Comune, “si registrano progressi importanti sulle validazioni, compresi i pareri dei vigili del fuoco e il completamento del progetto definitivo. Il prezzario non dovrebbe provocare uno slittamento dei tempi, ma sarà necessario monitorare l’impatto effettivo di questo aggiornamento”.
Proprio il Comune di Andria ha già presentato il proprio cronoprogramma per la viabilità, ma l’attuazione di tale piano è condizionata dallo sviluppo del progetto esecutivo dell’ospedale. A fare da cornice è un tavolo interistituzionale che coinvolge Regione, Asl, Asset e Comune, con l’obiettivo di coordinare in parallelo tutte le fasi e velocizzare quanto più possibile le procedure.
Il prossimo passaggio formale sarà l’approvazione in Consiglio comunale delle varianti urbanistiche, subordinata alla conclusione della conferenza dei servizi e all’emissione del decreto regionale. Un nuovo aggiornamento è già stato fissato per il 28 luglio, data in cui potrebbero arrivare ulteriori conferme su tempistiche e procedure.
Cauta la posizione della sindaca Bruno sul posizionamento della prima pietra, auspicata dai progettisti tra primavera ed estate 2026, ma da lei giudicata ancora prematura.
Sul tema è intervenuta anche la consigliera del M5S Grazia Di Bari, che ha denunciato “una trama da giallo”, evidenziando come nelle ultime audizioni si fosse parlato di un cronoprogramma definito, con la gara a settembre 2025 e la firma del contratto a marzo 2026. Ora, però, la revisione del prezzario potrebbe ritardare la consegna e la validazione del progetto esecutivo, con un effetto domino su tutto l’iter.
“Servono date certe – ha sottolineato Di Bari – e un’informazione trasparente ai cittadini”. Nell’attesa, ha ribadito, è essenziale potenziare l’ospedale “Bonomo”, che non può restare scoperto in questa fase di transizione. “L’ospedale di Andria – ha detto – non dovrà essere un contenitore vuoto: abbiamo risorse per attrezzature e arredi, ma serve personale medico e sanitario. Senza capitale umano, nessuna struttura potrà funzionare”.
Secondo le stime più realistiche, anche nel caso di rispetto dei prossimi passaggi, il nuovo ospedale non sarà operativo prima di marzo 2029. Intanto, la speranza condivisa è che non vi siano nuovi colpi di scena, dopo anni di attese e rinvii.
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