Cerca

Cerca

Trani

La Casa Natale di Giovanni Bovio destinata a un centro del terzo settore, scoppia la polemica

Il Movimento Civico Articolo 97 attacca l'amministrazione: “Occasione persa per la cultura, Bovio ridotto a spazio polifunzionale”. Accuse di scarsa trasparenza e scelta immobiliare contestata

La Casa Natale di Giovanni Bovio a Trani

La Casa Natale di Giovanni Bovio a Trani

TRANI - A Trani si accende lo scontro sulla destinazione d’uso della casa natale di Giovanni Bovio, figura storica di rilievo nazionale, nato proprio nella città pugliese il 6 febbraio 1837. Lo stabile d’angolo tra via Mario Pagano e via Sant’Agostino, segnalato anche tra i "luoghi del cuore" del FAI, sarà trasformato in un laboratorio sociale giovanile, ma non tutti condividono questa decisione.

A contestare l’operazione è l’avvocato Alessandro Moscatelli, portavoce del Movimento Civico Articolo 97, che accusa l’amministrazione comunale di aver ignorato l’alto valore storico e simbolico dell’immobile, preferendo candidarlo all’avviso regionale “Luoghi Comuni”, progetto della Regione Puglia per il riuso di spazi pubblici da parte di organizzazioni giovanili del terzo settore.

Secondo Moscatelli, si è persa l’occasione di realizzare un museo dedicato alla figura di Bovio, filosofo, giurista e parlamentare che fu tra i principali pensatori del repubblicanesimo italiano, con un ponte culturale naturale con Napoli, città dove visse gran parte della sua vita. Invece, sostiene il movimento, si è preferito destinare l’edificio a una funzione di dubbia utilità pubblica a scapito del patrimonio culturale e turistico tranese.

L’accusa è chiara: la casa di Giovanni Bovio non è stata valorizzata come bene storico, ma trattata alla stregua di un qualsiasi immobile comunale inutilizzato. A confermarlo sono i documenti ufficiali. Con delibera di giunta n.40 del 28 marzo 2023, l’amministrazione ha avviato l’iter di candidatura dell’edificio all’iniziativa regionale. A dicembre, con delibera n.125 del 23 dicembre 2024, è stato approvato un progetto di fattibilità tecnica per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, per un importo complessivo di 201.064,35 euro, con una prima tranche di lavori al piano terra pari a 67.728,03 euro, affidata direttamente tramite determina n.827 del 24 giugno 2025.

Il progetto finanziato, denominato “La.M.Po.”, prevede la creazione di un centro multimediale polifunzionale destinato a coinvolgere persone in condizioni di marginalità attraverso attività di gamification, apprendimento ludico e tecnologie digitali. Ma per il Movimento Articolo 97, questa scelta rappresenta l’ennesimo strappo alla memoria storica cittadina, compiuto senza il necessario coinvolgimento del Consiglio Comunale.

Moscatelli precisa che la critica non riguarda le finalità sociali del progetto, che potrebbero essere realizzate in altri immobili di proprietà pubblica, ma la scelta di utilizzare proprio la casa natale di Bovio, svuotandola della sua valenza culturale. Più che un’operazione inclusiva, secondo l’opposizione civica, si tratterebbe di un atto di sottrazione alla storia della città, attuato con scarsa trasparenza e senza un confronto aperto con la cittadinanza.

Ora, conclude Moscatelli, è doveroso chiarire se la decisione sia stata formalmente sottoposta al Consiglio Comunale, oppure se si tratti dell’ennesimo provvedimento calato dall’alto, all’ombra di bandi regionali e finanziamenti frammentati. Sullo sfondo resta l’amarezza per un’occasione culturale che, secondo il movimento, la città non avrebbe dovuto lasciarsi sfuggire.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori