Cerca
L'ex Ilva
12 Giugno 2025 - 15:34
Piero Bitetti
"Sarò proclamato sindaco di Taranto la prossima settimana, ma l'8 e il 9 giugno gli elettori mi hanno affidato un mandato chiaro: guidare la città in una direzione nuova, fondata su salute, ambiente, lavoro sicuro e giustizia sociale. Accolgo con spirito istituzionale l'apertura del Ministro Urso al confronto con la nuova amministrazione comunale. Ma desidero sottolineare un punto fondamentale: un accordo di programma non può essere semplicemente sottoposto alla firma del sindaco, deve essere costruito insieme, con il pieno coinvolgimento del Comune, del pubblico e della società civile".
Con una lunga nota, il sindaco eletto di Taranto Piero Bitetti interviene sulla questione relativa allo stabilimento siderurgico ex Ilva, oggi Acciaierie d'Italia. E lo fa con toni fermi nei confronti del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
"Il Ministro ha parlato di 'chiedere se siamo d'accordo'. Ma la partecipazione del Comune non è un atto formale o simbolico: è una condizione necessaria di legittimità democratica. Taranto non è chiamata a ratificare decisioni prese altrove. Taranto vuole essere protagonista nella definizione di ogni passaggio che riguarda il suo futuro.
Non disponendo al momento dei contenuti dell'accordo di programma, non sono nelle condizioni di esprimere una valutazione di merito. Ma questo conferma quanto sia necessario cambiare metodo".
Bitetti chiama in causa l'UE: "L'Unione Europea ha richiamato l'Italia per il mancato rispetto della Direttiva sulle emissioni industriali e per l'esclusione del pubblico e della società civile dal processo decisionale sul riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale dell'ex Ilva. È evidente che non si può parlare di transizione green se le comunità locali sono tenute ai margini, mentre le aziende trattano in via riservata i contenuti ambientali e industriali di maggiore impatto".
"Alla mancanza di trasparenza si somma una preoccupante carenza di tutele per i lavoratori. Non possiamo accettare che la sicurezza nei reparti venga sacrificata, che la manutenzione degli impianti sia bloccata da anni e che l'unica risposta alle crisi cicliche siano la cassa integrazione e la precarietà diffusa, sia per i lavoratori diretti che per quelli dell'indotto", dice Bitetti.
"Pertanto" aggiunge "come sindaco eletto di Taranto non condividerò alcun accordo di programma che sia già stato definito senza la partecipazione effettiva del Comune, del pubblico e della società civile; Ritengo urgente la sospensione del procedimento AIA finché non verranno rispettati i principi di trasparenza, pubblicità degli atti e consultazione democratica; Chiedo che si apra un processo strutturato e pubblico di co-progettazione dell'accordo di programma, in cui il Comune abbia pieno potere propositivo e di indirizzo, accanto a Regione, Governo, Commissione europea, parti sociali e comunità locali; Sollecito un impegno vincolante per garantire la tutela del lavoro: sicurezza nei luoghi di produzione, tracciabilità degli appalti, continuità occupazionale e strumenti di protezione sociale adeguati e universali.
Se davvero si vuole una transizione industriale green, questa deve iniziare dai metodi, non solo dalle tecnologie: e i metodi devono essere inclusivi, legali e democratici.
Il mio mandato non è firmare accordi preconfezionati. Il mio mandato è dare voce e garanzie a una città che per troppo tempo è stata ignorata".
"Sulla vicenda ex Ilva, Taranto deve cambiare passo e deve diventare protagonista delle decisioni che si assumeranno nei prossimi mesi. Le scelte che il Governo è chiamato a compiere riguardano un'azienda strategica per il Paese, ma soprattutto una città ed una comunità stanche di subire provvedimenti non condivisi.
Bene ha fatto il neoeletto sindaco di Taranto, Piero Bitetti, a sottolineare l'importanza di arrivare ad un Accordo di programma che non sia scritto e composto altrove e sottoposto al primo cittadino solo per un avallo notarile. Taranto deve partecipare ai processi decisionali, deve essere presente ai tavoli istituzionali, deve poter esprimere le sue istanze democraticamente".
Così il consigliere regionale Enzo Di Gregorio.
"Allo stesso modo" continua l'esponente dem "l'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) deve prevedere la massima trasparenza ed il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse. Ancora una volta, invece, come segnalato dalle associazioni Legambiente e Peacelink, assistiamo violazioni della parità di trattamento denunciate alla Commissione Europea.
Con la scelta scaturita dalle urne lo scorso 8 e 9 giugno, Taranto ha deciso di intraprendere un percorso di tutela della salute, della sicurezza dei lavoratori, dell'occupazione, dell'ambiente, di bonifica del territorio e di riconversione industriale. Ora serve l'impegno delle forze del campo progressista, a tutti i livelli, affinché i giovani di questa comunità possano trovare nella loro città occasioni di studio, di lavoro, di affermazione professionale".
I più letti
Video del giorno
Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Piazza Giovanni XXIII 13 | 74123 | Taranto
Telefono: (+39)0996960416
Email: redazione.taranto@buonasera24.it
Pubblicità : pubblicita@buonasera24.it
Editore: SPARTA Società Cooperativa
Via Parini 51 | 74023 | Grottaglie (TA)
Iva: 03024870739
Presidente CdA Sparta: CLAUDIO SIGNORILE
Direttore responsabile: FRANCESCO ROSSI
Presidente Comitato Editoriale: DIEGO RANA