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Barletta
12 Giugno 2025 - 11:07
La siringa con la quale si è ferito il dipendente della Barsa di Barletta
BARLETTA – Una siringa senza cappuccio, gettata tra i rifiuti di plastica, ha trafitto la pelle di un operatore ecologico durante il turno mattutino di raccolta, provocandogli una ferita sanguinante e un forte spavento. È accaduto alle prime luci dell’alba, intorno alle 6.30, in via Domenico Senatore, durante il consueto servizio porta a porta gestito da Bar.S.A. S.p.A.
Il dipendente, mentre sollevava uno dei sacchi, è stato punto da un ago nascosto tra i materiali conferiti in modo scorretto. La siringa, invisibile all’esterno e malcelata tra gli altri rifiuti, ha perforato la plastica colpendo direttamente la mano dell’uomo. Immediato l’intervento dei colleghi e il trasferimento al pronto soccorso per i necessari accertamenti medici. Come da protocollo, è stata avviata la procedura sanitaria prevista in questi casi, con il coinvolgimento del medico aziendale.
L’episodio ha scatenato la dura reazione della presidente del CdA di Bar.S.A., l’avvocata Alessia De Finis. «Non posso che esprimere il mio sdegno. Non è disattenzione, è inciviltà. L’operatore avrebbe potuto subire conseguenze ben più gravi per un gesto di totale irresponsabilità» ha dichiarato, condannando con forza l’accaduto.
«Chi abbandona una siringa scoperta in un sacchetto destinato alla raccolta domestica – ha aggiunto – mette a rischio la salute di chi lavora ogni giorno per la collettività. È un gesto pericoloso, che offende l’intera comunità. Serve più consapevolezza e rispetto per chi indossa una divisa e lavora per mantenere pulita e sicura la nostra città».
Bar.S.A. ha colto l’occasione per ribadire l’importanza del corretto smaltimento dei rifiuti speciali, sottolineando che siringhe e altri oggetti potenzialmente pericolosi vanno conferiti in contenitori specifici e mai mescolati ai rifiuti ordinari.
L’azienda ha annunciato nuove azioni di sensibilizzazione, ma richiama da subito i cittadini a una maggiore responsabilità. «Non possiamo tollerare leggerezze che mettono a rischio vite umane. Serve il contributo di tutti per costruire una città più civile», è l’appello conclusivo.
L’operatore intanto è sotto osservazione medica, mentre le autorità aziendali stanno valutando eventuali azioni per risalire all’origine del conferimento scorretto. Una ferita, quella provocata dall’ago, che va oltre il dolore fisico: è il simbolo amaro di una città che, in alcuni gesti, dimentica le sue regole fondamentali di convivenza.
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