Ballottaggio e referendum, trasporti in tilt: il 35% degli autisti Kyma impegnato ai seggi

TARANTO – Parte dei bus urbani e suburbani resterà in rimessa nei giorni del ballottaggio per il nuovo sindaco e dei cinque referendum. A comunicarlo è Kyma Mobilità, che segnala l’indisponibilità di circa il 35% del proprio personale di guida, impegnato nelle operazioni elettorali come rappresentanti di lista.

Un numero in forte aumento rispetto al 20% registrato nella precedente tornata amministrativa, complice l’estensione del voto referendario a tutti i comuni italiani. A rendere la situazione ancora più complessa è la possibilità di ulteriori accreditamenti fino alle ore 16.00 di sabato 7 giugno, direttamente presso i seggi.

La conseguenza è che, da sabato 7 a martedì 10 giugno, Kyma non potrà garantire il regolare svolgimento dei servizi di trasporto pubblico, nonostante l’azienda abbia già bloccato ferie e permessi sindacali retribuiti. Si prevedono quindi disagi per l’utenza, specialmente nelle fasce orarie e sulle linee a maggiore affluenza.

Kyma Mobilità si è scusata pubblicamente con i cittadini, sottolineando che i disservizi sono da considerarsi indipendenti dalla volontà aziendale, e legati a una normativa che impedisce ai lavoratori pubblici, in qualità di rappresentanti di lista, di assumere altri incarichi nei seggi elettorali.

La macchina del voto, dunque, incide anche sul trasporto pubblico, con riflessi diretti sulla mobilità urbana in un fine settimana già reso critico dall’appuntamento elettorale e dall’affluenza verso le zone balneari.