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Asl della Bat

Un contributo da 3mila euro per la conservazione dei propri ovociti contro il calo delle nascite

Approvato l’avviso 2025 per sostenere la crioconservazione. Possono accedervi le donne tra i 27 e i 37 anni con Isee sotto i 30 mila euro

Laboratorio di analisi

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ANDRIA – Il Commissario Straordinario della Asl Bt Tiziana Dimatteo, ha adottato lo schema di Avviso Pubblico per l’erogazione del contributo regionale 2025 destinato alla crioconservazione degli ovociti a fini sociali, misura prevista dalla Legge Regionale n. 42 del 31 dicembre 2024, articolo 40.

L’iniziativa, nota come “social freezing”, consente alle donne di congelare i propri ovociti durante l’età fertile, per un utilizzo successivo, in presenza di condizioni che possano rendere difficile il concepimento nel tempo, preservando qualità e quantità delle cellule riproduttive.

Il contributo – una tantum e pari a un massimo di 3.000 euro – potrà essere richiesto da donne tra i 27 e i 37 anni, che siano residenti in Puglia da almeno 12 mesi continuativi al momento della domanda e in possesso di un ISEE non superiore a 30.000 euro.

L’agevolazione, pensata per tutelare il diritto alla genitorialità e contrastare il calo delle nascite, potrà essere utilizzata per interventi presso centri di Procreazione Medicalmente Assistita, sia pubblici che privati, purché autorizzati dal Ministero della Salute e inseriti nel registro nazionale PMA.

Le domande potranno essere inviate a partire dal 3 giugno 2025, data di pubblicazione dell’avviso sul BURP (Bollettino Ufficiale della Regione Puglia), fino alle ore 24 del 30° giorno successivo. Le richieste saranno ordinate in graduatoria in base al valore ISEE, privilegiando le richiedenti con reddito più basso.

Le interessate dovranno compilare il modulo disponibile e inoltrarlo via PEC o a mano al Distretto Socio Sanitario competente per il Comune di residenza. Ogni Distretto si occuperà di protocollare l’istanza e trasmetterla alla Direzione Generale dell’ASL per l’istruttoria finale.

Si tratta di un passo concreto nella direzione del diritto alla maternità consapevole, che guarda con attenzione alla libertà di scelta e alla salute riproduttiva delle donne pugliesi. Un intervento che coniuga sanità, parità di genere e politiche demografiche, nel segno della prevenzione e dell’inclusione.

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