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Bari

La Puglia investe sulla famiglia: oltre 2 milioni ai Centri Servizi per rafforzare la rete sociale

Approvato il Programma “Intesa Famiglia”: i fondi saranno destinati a sostenere genitori e minori, promuovere l’inclusione e offrire nuovi servizi educativi e culturali in tutto il territorio regionale

Ruggiero Mennea

Ruggiero Mennea

BARI - La Regione Puglia scommette sulle famiglie come pilastro del nuovo welfare. Con l’approvazione del Programma Attuativo “Intesa Famiglia 2024”, il Dipartimento Welfare ha deliberato uno stanziamento di oltre 2 milioni di euro per il potenziamento dei Centri Servizi per le Famiglie, presìdi territoriali fondamentali per l’inclusione sociale e il benessere collettivo.

I fondi, pari a 2.003.237 euro, saranno suddivisi tra gli Ambiti Territoriali Sociali e i Consorzi tenendo conto della popolazione residente e minorile. Il programma punta a rafforzare la genitorialità, promuovere l’educazione diffusa e sostenere tutte le tipologie familiari, comprese quelle più vulnerabili o prive di reti di supporto.

“Non stiamo solo distribuendo risorse, ma costruendo relazioni e alleanze – dichiara Ruggiero Mennea, consigliere regionale delegato al Welfare – per rafforzare la rete delle comunità educanti. In una società sempre più frammentata, i Centri Servizi Famiglia sono luoghi vivi dove il disagio incontra la solidarietà e la solitudine si trasforma in partecipazione.”

Il piano intercetta i bisogni emergenti delle famiglie monogenitoriali, numerose, multiculturali e ricostituite, proponendo un modello di welfare generativo, che mette al centro il capitale umano e la coesione tra individui, servizi e istituzioni. La rete dei Centri è cresciuta in modo significativo, passando da 39 presìdi attivi nel 2020 a 65 del 2024, con copertura su tutto il territorio regionale.

Tra le innovazioni previste figurano percorsi di educazione finanziaria, attività di prevenzione sui rischi legati alle sostanze psicoattive, supporto digitale per minori contro violenza online, pornografia e isolamento tecnologico. Il programma introduce anche progetti per l’invecchiamento attivo, trasformando gli anziani in una risorsa educativa, sociale e affettiva per la comunità.

I Centri Servizi per le Famiglie, istituiti ai sensi dell’articolo 93 del Regolamento regionale n. 4/2007, forniscono sostegno psico-pedagogico, consulenza genitoriale, orientamento e supporto per minori in difficoltà, oltre a operare in stretta sinergia con i servizi sanitari.

“Vogliamo che ogni famiglia pugliese sappia di non essere sola – aggiunge Mennea –. I Centri Servizi Famiglia saranno i nuovi luoghi della comunità, dove il welfare non è solo un diritto da esigere, ma un’esperienza concreta e condivisa, che si fonda sulla relazione, sull’educazione e sulla solidarietà.”

Attraverso una visione integrata e partecipata, il programma vuole restituire centralità alla famiglia non solo come destinataria, ma come protagonista attiva di un nuovo modello sociale, capace di coniugare inclusione, ascolto e corresponsabilità.

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