“Quando le statistiche crescono significa che i reati vengono scoperti e questo è un segnale positivo”, ha spiegato Rossi, sottolineando come l’incremento dei dati non debba allarmare, ma piuttosto essere letto come indice di maggior efficacia nei controlli e nelle indagini. Il punto critico, tuttavia, resta il fenomeno dello sversamento di rifiuti provenienti da altre regioni, che secondo il procuratore rappresenta una fonte di seria preoccupazione.
Per contrastare questo flusso illecito, Rossi ha rivolto un appello diretto alla cittadinanza: “Chiunque assista a scarichi sospetti o movimenti anomali di camion deve avvertire subito le autorità competenti”. Un gesto semplice ma fondamentale per tutelare il territorio e prevenire danni ambientali spesso irreversibili.
Il procuratore ha ribadito che la magistratura barese, in sinergia con Forze dell’Ordine e Prefettura, continuerà a rafforzare i controlli, puntando su indagini capillari e strategie investigative sempre più mirate, ma ha anche evidenziato che la vigilanza dal basso è uno strumento indispensabile.
In un contesto regionale che da anni affronta le conseguenze dell’inquinamento, dell’abbandono dei rifiuti e dei traffici illeciti, le parole del procuratore Rossi suonano come un invito alla responsabilità condivisa, per un ambiente più sicuro e un futuro più sostenibile.