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21 Maggio 2025 - 06:21
Distributore di Benzina
BARI - La riforma delle accise sui carburanti è partita ufficialmente. Il Governo ha avviato un percorso quinquennale che punta a equiparare gradualmente la tassazione sul gasolio a quella applicata alla benzina, intervenendo sulle aliquote in modo progressivo. Il primo passo concreto è stato compiuto nei giorni scorsi: l'accisa sul diesel è aumentata di 1,50 centesimi di euro per litro, mentre quella sulla benzina è stata ridotta dello stesso importo.
Con questa modifica, il valore dell’accisa si attesta ora a 71,34 centesimi per litro per la benzina e a 63,24 centesimi per litro per il gasolio. Ma le ripercussioni sui prezzi al consumo non sono apparse del tutto equilibrate. Secondo l’Unione Nazionale Consumatori, infatti, il costo del diesel è effettivamente cresciuto, ma la riduzione della benzina non ha avuto un impatto visibile sul prezzo alla pompa, sollevando dubbi sull’efficacia della misura per i consumatori.
Nel frattempo, per arginare eventuali manovre speculative e comportamenti scorretti, è scattata una vasta operazione della Guardia di finanza, che ha messo in campo un dispositivo a livello nazionale. L’iniziativa, avviata in concomitanza con il nuovo assetto delle accise, coinvolge oltre 660 reparti operativi e vede la partecipazione attiva dei Reparti Speciali del Corpo.
I controlli, disposti dal Comando Generale, sono finalizzati a verificare il rispetto delle nuove disposizioni fiscali e a individuare eventuali segnali di alterazione nella formazione dei prezzi dei carburanti. L’attenzione è rivolta in particolare a quei soggetti che potrebbero trarre vantaggio dalle modifiche normative per mettere in atto pratiche distorsive o speculative, danneggiando la concorrenza e i consumatori.
L’attività delle Fiamme Gialle si fonda su analisi di rischio elaborate centralmente e punta anche a garantire che gli operatori espongano chiaramente i prezzi praticati, come previsto dalla normativa vigente. La trasparenza verso l’utenza e l’informazione corretta rappresentano elementi centrali dell’azione di controllo.
Il dispositivo di vigilanza, inoltre, non si limita alla verifica delle accise. L’intervento della Guardia di finanza è infatti trasversale e comprende anche l’accertamento del corretto funzionamento degli impianti di distribuzione, il rispetto degli obblighi fiscali e la qualità del prodotto erogato.
Nel biennio 2023-2024, i militari hanno effettuato oltre 20.000 controlli. Dalle verifiche sono emerse 9.728 violazioni, in alcuni casi ripetute nei confronti degli stessi operatori. Le contestazioni principali riguardano 2.416 casi di mancata o scorretta esposizione dei prezzi al pubblico, e 7.312 episodi di omessa comunicazione dei prezzi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Il nuovo scenario normativo e il rafforzamento dei controlli testimoniano l’intenzione delle istituzioni di governare una fase delicata di transizione fiscale nel settore dei carburanti, assicurando legalità, trasparenza e tutela del consumatore.
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