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Il caso

Orecchiette in lutto nei vicoli di Bari Vecchia: le pastaie fermano gli impasti contro multe e divieti

Mattarelli fermi e banchi vuoti nel cuore del borgo antico. Dopo le sanzioni per l’occupazione del suolo pubblico, le storiche artigiane protestano: “Il Comune ci affossa, ma noi non ci arrendiamo”

Orecchiette in lutto nei vicoli di Bari Vecchia: le pastaie fermano gli impasti contro multe e divieti

BARI - Una spianatoia in legno, un vulcano di farina immobile, nessuna orecchietta in vista. È questa la scena che si presenta ai turisti nei vicoli di Bari Vecchia, dove le celebri pastaie hanno deciso di incrociare i mattarelli per protestare contro le sanzioni ricevute negli ultimi giorni.

Al posto dei caratteristici vassoi colmi di pasta fresca, su uno degli essiccatori compare una scritta bianca a caratteri neri: “Chiuso perché il Comune non vuole più farci lavorare. Lutto orecchiette”. Un messaggio forte e simbolico che racconta il disagio crescente delle artigiane del borgo, protagoniste di una tradizione che da generazioni è diventata immagine identitaria del capoluogo pugliese.

A rompere il silenzio è Franca, una delle più conosciute tra le pastaie, che ogni giorno, con la figlia e la sorella, produce circa 30 chili di orecchiette. “Ci hanno imposto corsi Haccp che per noi non hanno alcuna utilità – afferma – e intanto continuano a multarci per l’occupazione del suolo pubblico, come se stessimo facendo qualcosa di illegale”.

Secondo quanto riferisce Franca, le sanzioni elevate dalla Guardia di Finanza avrebbero raggiunto anche i 5.000 euro. Ma ciò che pesa maggiormente è il senso di abbandono: “Nessuno risponde, né il sindaco Vito Leccese né l’assessore Pietro Petruzzelli. Noi vogliamo solo capire cosa dobbiamo fare per essere in regola, ma serve un confronto serio”.

Il malcontento esplode proprio nei giorni di maggiore affluenza turistica, con i vicoli affollati di visitatori delusi nel trovare i banchi deserti. “Ci dispiace per i turisti, oggi ce n’erano tantissimi – dice Franca – ma la nostra tradizione non può essere trattata come un problema. Siamo pronte a tutto pur di continuare a lavorare nella legalità, ma con dignità e rispetto”.

La protesta delle pastaie di Bari Vecchia assume così i toni di una battaglia culturale, che intreccia memoria, artigianato e burocrazia. Una tradizione viva rischia di spegnersi nel silenzio delle istituzioni, mentre le mani che hanno reso Bari famosa nel mondo restano ferme in attesa di risposte.

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