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Bari

Il pugliese Massimo Grimaldi è il nuovo presidente nazionale dell'Anmco

Oltre 5.000 cardiologi al Congresso nazionale dell'associazione: ricerca, prevenzione e qualità della cura al centro del confronto

Massimo Grimaldi

Massimo Grimaldi

BARI - Oltre 5.000 specialisti da tutta Italia e dal panorama internazionale si sono dati appuntamento a Rimini per il 56° Congresso Nazionale ANMCO, l’appuntamento annuale della Cardiologia Ospedaliera Italiana che si conferma punto di riferimento per la comunità scientifica del settore.

La manifestazione, che si è conclusa domenica 19 maggio, ha visto la partecipazione di rappresentanti delle più importanti società cardiologiche estere, in un clima di confronto ad altissimo livello su innovazione clinica, ricerca e strategie di prevenzione.

Un’edizione straordinaria, con contenuti di grande rilievo scientifico e un’ampia partecipazione”, ha dichiarato il professor Fabrizio Oliva, Past President ANMCO e direttore della Cardiologia 1 dell’Ospedale Niguarda di Milano. “Abbiamo presentato due progetti fondamentali per la cardiologia italiana: lo studio ‘Bring-up 3 Scompenso’ e il programma ‘Bring-Up Prevenzione’. Sono risultati che dimostrano quanto la ricerca osservazionale condotta negli ospedali sia cruciale per migliorare la qualità delle cure e cambiare il destino clinico dei pazienti cardiopatici”.

A raccogliere il testimone della guida dell’associazione è stato il pugliese Massimo Grimaldi, direttore della Struttura Complessa di Cardiologia dell’Ospedale Regionale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti, che da oggi è il nuovo Presidente Nazionale ANMCO.

Assumo questo incarico con grande senso di responsabilità e continuità, nel solco del lavoro svolto da chi mi ha preceduto, in particolare Oliva e Furio Colivicchi”, ha affermato Grimaldi. “Proseguiremo sul doppio binario della ricerca clinica avanzata e della prevenzione primaria, spingendoci oltre i confini dell’ospedale per intercettare precocemente i fattori di rischio e migliorare, con minor dispendio di risorse, l’aspettativa e la qualità della vita della popolazione”.

Il congresso ha rappresentato un momento di sintesi e rilancio per la cardiologia ospedaliera italiana, in un’epoca in cui le malattie cardiovascolari restano la prima causa di morte in Europa, ma anche un ambito in cui le possibilità di intervento e prevenzione stanno rapidamente evolvendo.

Con il cambio ai vertici e un forte impulso alla ricerca e alla medicina di prossimità, l’ANMCO si prepara a nuove sfide, confermando il suo ruolo strategico nel panorama sanitario nazionale e internazionale.

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