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Bitonto

Rapina armi in pugno e inseguimento: arrestato 23enne per l’assalto a una Lamborghini Urus

Il giovane è accusato di aver partecipato al colpo avvenuto nell’aprile 2024 a Modugno. Decisive le tracce di sangue rinvenute nell’auto e le immagini di videosorveglianza

Tentata rapina - foto con Ai

Tentata rapina - foto con Ai

BITONTO – È finito in manette un 23enne pluripregiudicato di Bitonto, ritenuto dagli investigatori coinvolto nella violenta rapina di una Lamborghini Urus avvenuta lo scorso aprile 2024 a Modugno, in provincia di Bari. L’arresto è stato eseguito martedì pomeriggio dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Bitonto, in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Bari.

Un commando composto da più persone col volto coperto avrebbe bloccato un uomo a bordo della sua vettura di lusso, intimandogli con la forza la consegna delle chiavi della Lamborghini. Al rifiuto del proprietario, i rapinatori avrebbero estratto una pistola, sparando diversi colpi in aria per costringerlo alla resa. Dopo essersi impossessati dell’auto, i malviventi si sono dati alla fuga, ma sono stati immediatamente intercettati dalle pattuglie in servizio.

Ne è nato un inseguimento ad alta velocità, durante il quale i fuggitivi hanno sparato ancora per guadagnare terreno, riuscendo infine a far perdere le proprie tracce nelle campagne tra Bitonto e Modugno.

Le ricerche condotte nelle ore successive hanno portato al ritrovamento della Lamborghini, abbandonata nell’agro bitontino. A bordo del veicolo, gli agenti della Polizia Scientifica hanno isolato alcune tracce di sangue, compatibili con un possibile ferimento durante la fuga. Gli esami genetici successivi hanno permesso di ricondurre quelle tracce al 23enne ora in carcere, il cui profilo genetico sarebbe perfettamente sovrapponibile a quello rilevato all’interno dell’abitacolo.

Determinante per ricostruire la dinamica del colpo anche l’analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, che hanno fornito elementi cruciali per l’identificazione del presunto rapinatore.

L’uomo è stato quindi trasferito nel carcere di Bari.

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