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Caffè Ninfole guarda al Vietnam: sostenibilità e qualità nella nuova geografia mondiale dell’espresso

La storica torrefazione tarantina rafforza la collaborazione con i produttori asiatici e punta a importare oltre 200.000 kg di caffè entro fine 2025: «Un’alleanza tra ambiente, qualità e giusto prezzo»

Caffè Ninfole guarda al Vietnam

Caffè Ninfole guarda al Vietnam

Un viaggio tra le piantagioni del Vietnam per costruire un nuovo modello di filiera etica, sostenibile e di altissimo profilo qualitativo. È questa la visione che guida Caffè Ninfole Spa, azienda storica della torrefazione pugliese con sede a Taranto, pronta a rafforzare i rapporti commerciali con i produttori locali del secondo Paese al mondo per produzione di caffè, dopo il Brasile.

«Le abbiamo chiamate colture resilienti, ma oggi sono il futuro della sostenibilità agroalimentare globale», afferma Fabio Montefrancesco, direttore generale dell’azienda, al rientro da una missione aziendale in Vietnam. La scelta è chiara: importare entro il 2025 oltre 200.000 kg di arabica e robusta di alta qualità, coltivate secondo criteri non intensivi, rispettosi degli ecosistemi ambientali e del tessuto sociale locale.

Un’alleanza che supera i confini della produzione agricola. Il team Ninfole, composto anche da Marcello Ninfole e Alessandro Totaro, responsabili produzione e tostatura, ha seguito da vicino ogni fase della coltivazione, dalla selezione delle zone non intensive fino alla raccolta e trasformazione del prodotto, con un occhio attento alla tracciabilità e alla qualità sensoriale.

«È stato il mio primo viaggio nelle piantagioni vietnamite e l’impatto umano è stato profondo», racconta Marcello Ninfole. «Abbiamo trovato nei piccoli coltivatori competenza, dignità e rispetto per la terra. In ogni tazzina del nostro caffè vogliamo portare anche il valore delle persone che ci hanno accolto».

Dal 1860, anno in cui la pianta del caffè venne introdotta in Vietnam dai missionari francesi, il Paese ha compiuto un balzo straordinario nella produzione, diventando un riferimento mondiale anche per chi, come Ninfole, cerca miscele in grado di unire corpo, equilibrio e personalità.

L’obiettivo è ambizioso: coniugare eccellenza sensoriale e sostenibilità economica, garantendo al consumatore un caffè buono, equo e rispettoso dei territori. «La vera qualità si difende con relazioni dirette e trasparenti, dove chi produce non è solo un fornitore, ma un partner strategico», conclude Montefrancesco.

Una nuova geografia del gusto, che passa dal cuore dell’Asia alle tavole italiane, portando con sé il sapore autentico della solidarietà e dell’innovazione. Con radici profonde in Puglia e lo sguardo aperto sul mondo.

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