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Tricase
06 Maggio 2025 - 08:28
La sesta edizione del Corso Internazionale su Sviluppo sostenibile delle comunità costiere
LECCE - Le coste del Mediterraneo e dei Paesi in via di sviluppo non sono solo confini geografici, ma territori fragili, carichi di potenzialità e minacciati da sfide globali come i cambiamenti climatici, l’erosione ambientale e la crisi della pesca tradizionale.
A Tricase, cuore pulsante del Salento, il Ciheam Bari ha aperto le porte a 20 funzionari provenienti da 16 Paesi di 4 continenti, dando il via alla sesta edizione del corso avanzato internazionale sullo sviluppo sostenibile delle comunità costiere, un progetto formativo ad alto impatto che si svolgerà dal 5 maggio all’11 luglio 2025.
La sesta edizione del Corso Internazionale su Sviluppo sostenibile delle comunità costiere
La sede del CIHEAM e il Porto Museo di Tricase si trasformano per 10 settimane in un laboratorio globale di apprendimento condiviso, dove si incontrano culture, esperienze e strategie per costruire modelli innovativi di gestione costiera. Il programma, promosso dal Ciheam Bari con il supporto tecnico della FAO e della Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (GFCM) e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, punta a formare nuove competenze per affrontare con strumenti concreti la transizione blu.
Albania, Egitto, El Salvador, Eritrea, Ghana, Kenya, Libano, Libia, Mauritania, Mozambico, Senegal, Sudan, Tanzania, Tunisia, Uganda e Vietnam sono i Paesi rappresentati dai partecipanti, tutti impegnati sul campo nella gestione di risorse costiere e nella tutela ambientale.
Il corso affronta quattro grandi fronti operativi: la pesca artigianale e l’acquacoltura sostenibile, l’adattamento al cambiamento climatico, la valorizzazione del patrimonio culturale e la diversificazione economica nelle aree costiere. Un approccio integrato e partecipativo, basato su lezioni teoriche, laboratori pratici, studi di caso e visite sul territorio, costruito per trasferire competenze direttamente applicabili ai diversi contesti di provenienza.
Guidati da docenti, esperti internazionali e professionisti di università, ONG e istituzioni di cooperazione, i partecipanti saranno protagonisti attivi nella co-creazione di strategie locali, attraverso un dialogo continuo tra sapere scientifico e conoscenze tradizionali.
I principali obiettivi formativi includono la capacità di progettare interventi multisettoriali, l’apprendimento delle migliori pratiche in pesca sostenibile, agricoltura integrata ed ecoturismo, e la costruzione di reti di collaborazione tra comunità costiere, con uno sguardo attento all’equilibrio tra tutela dell’ambiente e sviluppo economico.
La cerimonia di apertura, tenutasi il 5 maggio nella sede del Ciheam Bari a Tricase, ha segnato l’inizio ufficiale del percorso. A dare il benvenuto, Massimo Zuccaro, coordinatore del corso, che ha moderato l’incontro. Sono intervenuti Maurizio Raeli, direttore del CIHEAM Bari, e Miguel Bernal, segretario esecutivo della GFCM-FAO, ribadendo l’importanza della cooperazione scientifica per le politiche costiere.
Olimpia Antonelli, responsabile della formazione avanzata del Ciheam, ha illustrato il ruolo crescente dell’istituto nella costruzione di competenze su scala mediterranea, mentre Richard Oginga Abila dell’IFAD e Grammenos Mastrojeni, vicesegretario generale dell’Unione per il Mediterraneo, hanno tracciato le linee di una visione comune per il futuro sostenibile delle zone costiere.
Il corso “Sviluppo sostenibile delle comunità costiere” rappresenta oggi una delle esperienze più qualificate a livello internazionale nel campo della formazione su economia blu, resilienza climatica e valorizzazione dei territori. In un tempo segnato dalla crisi ambientale e dall’urgenza di rivedere i modelli di sviluppo, Tricase diventa così punto d’incontro globale, dove sapere, dialogo e cooperazione si trasformano in strumenti di cambiamento concreto.
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