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Bari

Ville e orologi di lusso, confiscati beni per 500mila euro a un noto pregiudicato. Tutti i dettagli

Il provvedimento eseguito dai Carabinieri su ordine del Tribunale di Bari colpisce un 46enne già condannato per narcotraffico. Sequestrate due ville di lusso, denaro e orologi Rolex intestati alla moglie ma ritenuti di provenienza illecita

I carabinieri di Bari

I carabinieri di Bari

BARI - Beni per un valore superiore a 500.000 euro sono stati confiscati questa mattina dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari a un 46enne di Terlizzi, ritenuto figura di spicco del clan Dello Russo e già condannato in via definitiva per traffico internazionale di droga. Il provvedimento è stato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, e segue un sequestro già effettuato nel novembre 2022.

L’uomo, al centro di numerose indagini fin dagli anni ’90, è considerato dagli investigatori uno dei principali esponenti del sodalizio criminale attivo a Terlizzi e nei comuni limitrofi. Secondo quanto accertato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari, avrebbe intestato a nome della moglie una serie di beni di valore, riconducibili però alla sua attività illecita. Il tribunale ha accolto pienamente le conclusioni delle indagini patrimoniali, confermando l’origine criminale dei beni e disponendone la confisca (restando salva la verifica nelle successive fasi giudiziarie).

Il patrimonio oggetto del provvedimento comprende quattro immobili, tra cui due ville di pregio a Terlizzi, oltre a 7.500 euro in contanti e due orologi Rolex modello Datejust, elementi ritenuti fortemente sproporzionati rispetto al reddito ufficiale dell’uomo.

Tra il 1998 e il 2019, infatti, il pregiudicato avrebbe dichiarato al fisco appena 7.700 euro l’anno in media, un dato che ha contribuito a consolidare il quadro accusatorio. Le indagini hanno anche permesso di ricostruire in dettaglio le modalità di occultamento del denaro illecito, frutto – secondo l’accusa – di anni di traffici di stupefacenti e di attività criminali sul territorio.

L’operazione si inserisce in una più ampia strategia di aggressione ai patrimoni mafiosi, portata avanti dalla DDA e dalle forze dell’ordine per indebolire le organizzazioni criminali colpendole nei loro interessi economici. Già nel marzo 2023, lo stesso contesto investigativo aveva portato al sequestro di beni per oltre 20 milioni di euro a carico di Roberto Dello Russo, ritenuto il vertice del clan.

Con l’azione di oggi, le istituzioni ribadiscono la volontà di prosciugare le risorse finanziarie della criminalità organizzata, puntando su un lavoro incrociato di intelligence, indagini economiche e misure di prevenzione patrimoniali.

La confisca rappresenta un ulteriore passo nella lotta alla ricchezza illegale accumulata da soggetti ritenuti pericolosi per l’ordine pubblico e la sicurezza collettiva, e conferma la linea dura dello Stato nei confronti dei clan radicati nel territorio barese.

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