L’iniziativa prevede un fondo iniziale di 400.000 euro, destinato a cofinanziare le proposte presentate da Organizzazioni di Volontariato e Associazioni di Promozione Sociale, capaci di mobilitare cittadini e comunità in azioni collettive. Il contributo regionale potrà arrivare fino al 20% del valore complessivo dei progetti, premiando in particolare le iniziative che promuovono fiducia, relazioni e impatto sociale positivo.
Attraverso un Avviso Pubblico di prossima pubblicazione, sarà possibile candidare progetti che riguardano inclusione sociale, sostegno alle famiglie, contrasto alla povertà, invecchiamento attivo, integrazione e lotta alla violenza di genere. Ogni proposta dovrà essere capace non solo di raggiungere obiettivi concreti, ma anche di raccontare i risultati ottenuti in modo chiaro, trasparente e misurabile.
“Con ‘Puglia Possibile’ mettiamo al centro le persone, le idee e le reti sociali della nostra regione”, ha dichiarato il consigliere delegato al Welfare, Ruggiero Mennea. “Non si tratta solo di un finanziamento, ma di un investimento sul capitale umano e sulla capacità delle comunità di generare cambiamento”.
Il progetto punta anche a costruire una rete di donatori consapevoli, interessati a sostenere iniziative ad alto impatto. Ogni progetto selezionato sarà infatti affiancato nella redazione di un bilancio sociale, che racconterà chi è stato raggiunto, con quali strumenti e con quali risultati, contribuendo a sviluppare una cultura della misurazione dell’impatto e della partecipazione attiva.
“Vogliamo promuovere un welfare generativo, che valorizzi le risorse delle persone e delle comunità”, ha spiegato Valentina Romano, direttrice del Dipartimento Welfare. “Con questa iniziativa non lanciamo solo un progetto, ma un metodo: accompagnare, misurare, raccontare. L’innovazione sociale è anche nel modo in cui si costruisce un cambiamento, e nella capacità di attivare la cittadinanza”.
“Puglia Possibile” rappresenta dunque un nuovo modello di cooperazione tra pubblico e terzo settore, dove il finanziamento è solo il punto di partenza. Il vero valore si misura nella partecipazione e nella trasformazione duratura dei territori.