BARI – Un divano abbandonato sugli scogli del lungomare. Sembra l’incipit di una commedia surreale e invece è la scena che si è trovato davanti agli occhi il sindaco di Bari, Vito Leccese, durante una passeggiata in uno degli angoli più suggestivi del capoluogo pugliese. Una situazione che, se da un lato ha suscitato indignazione per l’ennesimo gesto di inciviltà, dall’altro ha ispirato al primo cittadino una risposta ironica ma non priva di fermezza.
“Sapevo che Bari fosse una città romantica, ma non immaginavo fino a questo punto!”, ha scritto Vito Leccese in un post pubblicato sui social. Poi, rivolgendosi idealmente a chi ha lasciato il divano, ha aggiunto: “Magari però, la prossima volta, finito di ammirare l’alba, riportatevelo a casa. Oppure chiamate l’800.011558, il numero di Amiu Puglia per il ritiro gratuito degli ingombranti. Il vostro romanticismo non deve danneggiare la città”.
Il tono leggero, accompagnato da una foto eloquente dell’ingombrante sullo sfondo del mare, non è servito solo a strappare un sorriso ma anche a rilanciare un messaggio di responsabilità collettiva. Perché la bellezza del lungomare, simbolo di Bari e meta prediletta da cittadini e turisti, non può essere trasformata in una discarica a cielo aperto da chi ignora le regole del vivere civile.
L’episodio ha immediatamente fatto il giro della rete, diventando virale e accendendo un dibattito sull’uso degli spazi pubblici e sulla necessità di potenziare le azioni di sensibilizzazione ambientale e i controlli sul territorio. Amiu Puglia, da anni attiva nella gestione del servizio di igiene urbana, offre infatti un servizio gratuito di ritiro a domicilio degli ingombranti, accessibile a tutti con una semplice telefonata.
“Bari è di tutti, ma deve essere rispettata da ciascuno”, è il messaggio implicito che il sindaco ha voluto trasmettere, trasformando un gesto di inciviltà in un’occasione per ricordare quanto sia fondamentale la cura del bene comune.
Il divano, prontamente rimosso da Amiu, è diventato così simbolo involontario di una sfida ancora aperta, quella per un senso civico che vada oltre l’ironia, per una città che voglia davvero specchiarsi nella bellezza del suo mare senza vedere riflessi i rifiuti della disattenzione.