ANDRIA – Un luogo spesso associato solo al silenzio del lutto si trasforma in spazio vivo di memoria e cultura. È questa la visione alla base di “Echi di Pietra”, l’ambizioso progetto promosso da AndriaMultiservice S.p.A. con il sostegno del Comune di Andria, che punta a restituire al Cimitero Monumentale il ruolo di testimone attivo della storia collettiva.
La presentazione ufficiale si terrà venerdì 25 aprile alle 11, all’interno del Camposanto cittadino, con una cerimonia sobria ma carica di significato. Antonio Griner, amministratore unico della società partecipata, ha spiegato il senso dell’iniziativa: “Vogliamo far riscoprire il valore identitario di questo luogo, che custodisce le radici più profonde della nostra comunità. Il cimitero è un libro scolpito nella pietra, capace di raccontare volti, vite, speranze e sacrifici”.
La gestione del Camposanto è passata alla municipalizzata la scorsa estate, e con questo progetto si inaugura una nuova stagione all’insegna della valorizzazione culturale e della memoria attiva. L’idea, condivisa pienamente con la sindaca Giovanna Bruno e l’intera amministrazione comunale, è quella di trasformare il cimitero in un museo a cielo aperto, capace di narrare la storia della città attraverso epigrafi, cappelle, ossari e monumenti.
“‘Echi di Pietra’ restituirà al Camposanto la sua voce: con totem informativi racconteremo le vite che si celano dietro ogni lapide, ogni tomba, ogni segno inciso nella pietra”, ha dichiarato la sindaca Bruno. Il progetto prevede anche percorsi tematici, mostre temporanee, iniziative per le scuole e eventi di valorizzazione dell’arte funeraria, in un dialogo continuo tra passato e presente.
Il primo itinerario culturale sarà inaugurato proprio il 25 aprile, in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione. Intitolato “Radici di Libertà, Memoria di chi ha combattuto”, il percorso – contrassegnato dal colore rosso – è stato realizzato in collaborazione con la sezione andriese di Italia Nostra e con l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, per ricordare le figure del territorio che si sono battute per la libertà e la democrazia.
“Questo progetto – ha aggiunto Griner – è un modo per restituire dignità e consapevolezza a un luogo troppo a lungo vissuto con distacco. Vogliamo che il cimitero torni a essere parte integrante del tessuto urbano, uno spazio educativo e identitario, aperto e rispettoso”.
“Echi di Pietra” rappresenta così un cambio di prospettiva: non più un luogo marginale, ma cuore pulsante della storia cittadina, archivio vivo di generazioni, specchio di una comunità che riconosce il valore del ricordo come fondamento per costruire il proprio futuro.