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Brindisi

Dune costiere, baluardi naturali contro l’erosione: la Puglia punta sulla tutela e sulla gestione consapevole

La Regione rilancia il ruolo strategico dei Parchi naturali e delle Riserve per difendere gli ecosistemi costieri e valorizzare un turismo sostenibile. L’assessora Triggiani: “Proteggere il paesaggio vuol dire preservare l’identità della nostra terra”

Spiaggia con dune

Spiaggia con dune

BRINDISI - Le dune costiere, con la loro fragile ma straordinaria architettura naturale, rappresentano una delle ultime difese contro i mutamenti climatici che minacciano i litorali sabbiosi. È quanto emerso mercoledì pomeriggio durante un incontro di studi tenutosi ad Ostuni, promosso dal Parco naturale regionale delle Dune Costiere, in collaborazione con la Sigea-Aps, l’Ordine dei Geologi della Puglia e con il patrocinio della Regione Puglia e dell’ARPA.

A margine dell’iniziativa, l’assessora all’Ambiente della Regione Puglia, Serena Triggiani, ha tracciato un quadro chiaro delle sfide ambientali legate alla salvaguardia di questi ecosistemi: “Le dune non sono solo uno scrigno di biodiversità, ma anche una barriera naturale contro l’erosione e l’innalzamento del mare. Il loro stato di conservazione indica quanto siano vulnerabili i nostri litorali”.

Secondo Triggiani, il ruolo degli enti gestori, come i Parchi naturali e le Riserve, è centrale nella strategia regionale: “Serve una pianificazione mirata per proteggere queste aree, non solo per ragioni ambientali, ma anche per sostenere un turismo costiero di qualità”.

Nel tratto di costa che si estende da Torre Canne a Torre San Leonardo, le dune e gli specchi d’acqua retrostanti creano un habitat unico, dove natura, paesaggio e cultura si fondono in un’identità territoriale forte e riconoscibile. “La salvaguardia di questa zona – ha precisato l’assessora – è prioritaria per difendere una tipicità ambientale e culturale che rappresenta un patrimonio inestimabile”.

L’azione del Parco delle Dune Costiere, guidato dalla presidente Annarita Angelini, è stata elogiata come modello di riferimento: “Un lavoro prezioso di valorizzazione e tutela che merita riconoscimento e sostegno”.

Triggiani ha poi evidenziato la necessità di una gestione integrata delle fasce costiere, fondata su un uso consapevole del suolo e sul rispetto delle sue peculiarità naturali. “Dobbiamo preservare l’identità storica, ambientale e culturale di questi luoghi e trasmetterla alle generazioni future”, ha aggiunto.

Il richiamo all’impegno delle istituzioni è stato netto: “La politica deve orientare gli investimenti verso una gestione responsabile delle risorse naturali”. Un impegno che, in Puglia, si traduce in un sistema articolato di aree protette e Siti Natura 2000, strumenti fondamentali per la tutela della biodiversità e della geodiversità.

A supporto di questa visione, la Giunta regionale ha istituito un tavolo di coordinamento con le Aree protette regionali pugliesi, che permetterà di pianificare in modo integrato le politiche di sviluppo nei settori dell’agricoltura, della pesca, della silvicoltura e del turismo. “Sono comparti strategici – ha concluso Triggiani – in cui la biodiversità costiera e marina, insieme alle foreste, rappresenta una risorsa primaria per l’economia e il benessere della nostra regione”.

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