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Lecce

“Non vogliamo partire”: gli universitari chiedono futuro e opportunità in Europa

All’Università del Salento l’europarlamentare Palmisano incontra gli studenti: “Non vogliono emigrare, ma essere protagonisti nella loro terra”

Al centro l'eurodeputata Valentina Palmisano

Al centro l'eurodeputata Valentina Palmisano

LECCE – Vogliono restare, affermarsi, contribuire alla crescita del proprio territorio. È questo il messaggio forte e chiaro emerso dall’incontro tra gli studenti dell’Università del Salento e l’europarlamentare Valentina Palmisano, intervenuta ieri nell’aula universitaria nell’ambito dell’evento “Prospettive per i giovani nell’Unione Europea”.

Un confronto diretto, definito “schietto e sincero” dalla stessa Palmisano, durante il quale gli universitari leccesi hanno espresso con lucidità entusiasmo, ambizione e senso critico, manifestando profonda preoccupazione per l’attuale scenario geopolitico internazionale e, in particolare, per le politiche di riarmo che minacciano la stabilità del continente.

«I ragazzi – ha dichiarato Palmisano – chiedono pari opportunità rispetto ai loro coetanei europei, desiderano poter realizzare i propri sogni senza essere costretti a lasciare il Sud. Vogliono partecipare, essere coinvolti, sentirsi parte di una comunità che investe davvero su di loro».

Un ringraziamento particolare è stato rivolto dalle eurodeputata alle docenti Annarita Gabellone, delegata all’orientamento per il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo, e Rosa Parisi, docente di antropologia culturale, che hanno promosso l’iniziativa all’interno dell’ateneo.

L'incontro nella sede di Unisalento con l'eurodeputata Valentina Palmisano

L'incontro nella sede di Unisalento con l'eurodeputata Valentina Palmisano

Nel suo intervento, Palmisano ha sottolineato l’urgenza di politiche efficaci per valorizzare il capitale umano del Mezzogiorno, evidenziando come sia ormai imprescindibile attivare incentivi concreti per il rientro in Italia di studiosi, ricercatori e professionisti emigrati all’estero.

«I giovani del Sud – ha concluso – sono una risorsa fondamentale per il Paese. Non possiamo permettere che continuino a pagare il prezzo di decisioni che penalizzano il loro futuro. È tempo di passare dalle parole ai fatti: serve una strategia europea per dare loro radici e ali».

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