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Bari

Palazzina crollata, affidato il servizio di rimozione macerie: si punta a tempi rapidi per la riapertura dell’area

Individuata la ditta incaricata: è la Cericola S.r.l. di Lanciano. I primi sopralluoghi confermano la volontà di accelerare le operazioni. Nessuna presenza di amianto nelle polveri analizzate

Rimozione urgente delle macerie della palazzina crollata: il Comune ordina l’intervento dei proprietari

La palazzina crollata a Bari

BARI - È stata completata la procedura negoziata avviata per l’assegnazione del servizio di rimozione delle macerie provocate dal crollo della palazzina tra via De Amicis e via Pinto a Bari. L’intervento, assegnato secondo il criterio del prezzo più basso, è stato aggiudicato alla società Cericola S.r.l., con sede legale a Lanciano, in provincia di Chieti.

Ieri, i responsabili dell’azienda vincitrice dell’appalto, accompagnati dai tecnici comunali, hanno effettuato il primo sopralluogo nell’area del disastro per valutare le condizioni attuali del sito e pianificare gli interventi prioritari da mettere in campo immediatamente.

Al momento, il Comune di Bari resta in attesa di ricevere le indicazioni ufficiali del consulente tecnico incaricato dalla Procura di Bari, documento necessario per la definizione del piano operativo completo che guiderà le attività di sgombero.

L’obiettivo dichiarato dall’amministrazione è accelerare il più possibile le operazioni di rimozione, così da permettere ai residenti del condominio di via De Robertis 4, evacuati dopo il crollo, di rientrare nelle loro abitazioni nel più breve tempo possibile. Ugualmente, si punta a riportare i dipendenti del Municipio II, momentaneamente trasferiti, nella sede originaria non appena le condizioni di sicurezza saranno pienamente ripristinate.

Nel frattempo, è stato reso noto l’esito delle analisi condotte da Ecotrend, la società specializzata incaricata dal Comune di Bari per il monitoraggio ambientale. Le rilevazioni, effettuate nel periodo compreso tra il 31 marzo e il 2 aprile, hanno confermato l’assenza di fibre di amianto aerodisperse nell’area interessata dal crollo. Un risultato che contribuisce a rassicurare i cittadini sulla salubrità dell’ambiente circostante.

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