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Bari

Conad Casamassima, scongiurati 41 licenziamenti: via libera alla proroga della Cassa integrazione

Accordo definito storico tra Ministero, Regione, azienda e sindacati: i lavoratori restano coperti da protezione sociale fino a dicembre 2025. È il primo caso nel settore della grande distribuzione

Un carrello della spesa

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BARI – È stato ufficialmente approvato il piano di proroga della Cassa Integrazione Straordinaria per i 41 lavoratori in esubero del punto vendita Conad del Parco Commerciale di Casamassima, nel barese. La decisione, maturata al termine dell’esame congiunto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, rappresenta un precedente senza eguali in Italia per il comparto della grande distribuzione organizzata.

La misura, ottenuta grazie a un’intesa tra Regione Puglia, azienda e sindacati, consente di tutelare il personale fino al 31 dicembre 2025, evitando i licenziamenti immediati. Un risultato definito storico dall’assessora regionale alle Crisi industriali, che ha sottolineato il lavoro svolto dalla task force Occupazione SEPAC e dagli uffici della Sezione Lavoro, capaci di attivare una misura sinora riservata alle imprese industriali.

“Si tratta di una concessione straordinaria – ha spiegato il presidente della task force – perché Conad, pur operando nel commercio, ha esaurito tutti gli strumenti previsti per il sostegno all’occupazione. Eppure, grazie al riconoscimento della strategicità del punto vendita e del suo indotto agroalimentare a chilometro zero, abbiamo ottenuto un’estensione della tutela”.

La CIGS decorre dal primo dicembre 2024 e avrà validità per un anno. In questo lasso di tempo, le parti potranno lavorare a soluzioni strutturali e definitive, come l’apertura di un nuovo punto vendita a Bari, già ipotizzata dalla stessa azienda. “È un’occasione per trasformare una crisi in opportunità, tutelando i lavoratori e preservando un presidio economico fondamentale per il territorio”, ha aggiunto il coordinatore del SEPAC.

L’accordo è frutto di una sinergia efficace tra istituzioni, organizzazioni sindacali e impresa. “Va riconosciuto il ruolo fondamentale dei sindacati – ha dichiarato la Regione – che hanno creduto nella proposta e l’hanno difesa a tutti i livelli, così come l’impegno dell’azienda, che ha dimostrato responsabilità sociale e disponibilità a ricollocare i dipendenti”.

Il caso del punto vendita di Casamassima si candida ora a diventare un modello per affrontare future crisi occupazionali nel settore della GDO, spesso escluso da tutele simili a quelle concesse all’industria. Un risultato che segna una nuova apertura del sistema di protezione sociale italiano a favore di settori in evoluzione, ma fortemente esposti a turbolenze economiche.

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