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Il caso

Assistenza agli anziani, Perruggini attacca: "Mancata attenzione verso famiglie e RSA"

Il presidente di Welfare a Levante critica l'esultanza dem per l'inammissibilità di un emendamento che avrebbe ridotto la quota di compartecipazione per l'accesso a strutture sanitarie e centri diurni

Antonio Perruggini, Presidente dell'Associazione di Categoria Welfare a Levante

Antonio Perruggini, Presidente dell'Associazione di Categoria Welfare a Levante

BARI – Scontro politico sulla compartecipazione ai costi dei servizi assistenziali. Il presidente dell’associazione di categoria Welfare a Levante, Antonio Perruggini, interviene con toni duri contro il Partito Democratico, accusato di esultare per la bocciatura di un emendamento che avrebbe garantito un maggiore sostegno economico alle famiglie con anziani non autosufficienti.

L’emendamento, attualmente in discussione presso la Commissione Bilancio del Senato, prevedeva una riduzione della quota di compartecipazione dei cittadini per l’accesso alle RSA e ai centri diurni, dal 50 al 30 per cento, a carico degli assistiti. Tuttavia, la misura è stata dichiarata inammissibile per mancanza di copertura finanziaria, su richiesta del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Perruggini punta il dito contro i parlamentari dem Stefanazzi, Pagano e Lacarra, accusandoli di ignorare le reali esigenze delle famiglie e delle strutture socio-sanitarie. “Esultare per il mancato impegno dello Stato verso chi ha bisogno di assistenza significa voltare le spalle a migliaia di cittadini in difficoltà”, ha dichiarato il presidente dell’associazione.

Il nodo centrale riguarda il principio già in vigore per i servizi rivolti ai cittadini con disabilità, che prevede una compartecipazione pubblica al 70 per cento. Il restante 30 per cento viene richiesto solo a chi supera determinate soglie ISEE, mentre chi ha un reddito basso viene esentato.

Secondo Perruggini, sarebbe stato logico ed equo estendere questo criterio anche agli anziani non autosufficienti, in modo da alleviare il peso economico su famiglie già provate e garantire maggiore equità nel sistema di assistenza. “Chi può contribuire deve farlo nella giusta misura, chi non può dev’essere aiutato: è già previsto dalla normativa”, ha ribadito.

Il presidente di Welfare a Levante ha infine invitato tutte le forze politiche a superare le logiche di propaganda e a lavorare per soluzioni condivise, sottolineando che in un momento storico così delicato non si può giocare sulla pelle dei più fragili.

“Mentre le famiglie affrontano quotidiane difficoltà per garantire cure e assistenza ai propri cari, serve senso di responsabilità e non contrapposizione ideologica”, ha concluso.

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