Acqua per l’agricoltura, l'on. Picaro accusa: “A Molfetta impianto fermo da 15 anni, è una vergogna”
L’eurodeputato di Fratelli d’Italia denuncia il mancato utilizzo dell’infrastruttura per il riuso delle acque reflue: “Risorsa strategica abbandonata mentre i campi pugliesi muoiono di sete. La Regione intervenga subito”
BARI - Un impianto pronto da oltre quindici anni, costato milioni di euro e mai entrato in funzione. È quanto denunciato dall’europarlamentare Michele Picaro, che lunedì mattina ha effettuato un sopralluogo nei comuni di Molfetta, Ruvo e Terlizzi, per verificare lo stato dell’infrastruttura destinata al riutilizzo delle acque reflue in agricoltura.
"Non è più tollerabile che una struttura così importante resti inutilizzata mentre la Puglia affronta un’emergenza idrica senza precedenti", ha dichiarato Picaro, che ha definito la vicenda “simbolo di inefficienza e mala gestione” da parte della Regione. Secondo il parlamentare europeo, la rete idrica realizzata con fondi europei sarebbe ferma da anni, nonostante i lavori siano formalmente conclusi e collaudati da tempo.
Durante la visita sul posto, Picaro ha incontrato tecnici e dirigenti coinvolti nella gestione dell’opera, ringraziandoli per la disponibilità e chiedendo soluzioni immediate per consentire l’avvio dell’impianto. "È inaccettabile che un’infrastruttura strategica per il comparto agricolo resti ostaggio della burocrazia", ha sottolineato, puntando il dito contro la mancata attivazione della rete di distribuzione necessaria a far giungere l’acqua ai campi.
Il progetto, ha ricordato l’eurodeputato, era stato finanziato con risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nell’ambito del PO FESR Puglia 2007-2013, portando lo slogan “Investiamo nel vostro futuro”. Ma oggi, a distanza di oltre un decennio, l’opera resta lettera morta, mentre agricoltori e imprese lottano quotidianamente contro la siccità.
"Ho ricevuto rassicurazioni su interventi urgenti per accelerare l’attivazione dell’impianto", ha riferito Picaro, ma ha subito chiarito che “non ci accontenteremo di promesse”. L’impegno, ha ribadito, è quello di continuare a vigilare sul completamento dei lavori e sull’effettivo utilizzo delle acque reflue a fini agricoli, per non disperdere una risorsa preziosa né sprecare ulteriori fondi pubblici.
"L’acqua è vita, è lavoro, è economia. La Regione ha il dovere di garantire infrastrutture funzionanti e una gestione efficiente delle risorse", ha concluso il parlamentare, assicurando che Fratelli d’Italia continuerà a battersi in tutte le sedi per superare questa situazione di stallo e restituire al territorio ciò che gli spetta.
Un appello accorato alla responsabilità istituzionale, in un momento in cui l’agricoltura pugliese è sempre più sotto pressione e ogni ritardo rischia di trasformarsi in un danno irreparabile per l’intero comparto produttivo.
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