Cerca

Cerca

Bat

Buoni pasto negati ai dipendenti Asl Bat, la Cgil avvia un’azione legale collettiva

Il segretario territoriale Marzano denuncia disparità tra province pugliesi: oltre 400 diffide per il mancato riconoscimento del diritto alla mensa

La Asl Bt

La Asl Bt

ANDRIANiente buoni pasto né servizio mensa per i lavoratori della Asl Bt, a differenza di quanto accade in altre province pugliesi dove, invece, i diritti legati alla pausa pranzo sono garantiti a pieno titolo. A denunciarlo è Luigi Marzano, segretario territoriale della Funzione Pubblica Cgil Bat, che lancia l’allarme su una situazione definita inaccettabile.

«Mentre in altre aziende sanitarie pugliesi i dipendenti possono contare su mensa aziendale o buoni pasto, nel territorio della Bat questo diritto viene sistematicamente negato – spiega Marzano –. Una disparità che si traduce in un trattamento a macchia di leopardo, che penalizza centinaia di lavoratrici e lavoratori del comparto sanitario».

La questione è tornata al centro dell’attenzione pubblica dopo il cosiddetto “caso Taranto”, che ha riacceso il dibattito sull’equità dei trattamenti tra le diverse realtà sanitarie regionali. Numerosi esponenti politici si sono espressi a favore del riconoscimento uniforme del diritto alla mensa o ai buoni pasto per tutto il personale della sanità pubblica pugliese.

Ma la Cgil Bat non si è limitata alla denuncia. «Abbiamo già avviato un’azione legale collettiva nei confronti della Asl Bat – aggiunge il segretario – con oltre 400 atti formali di diffida e interruzione dei termini di prescrizione, finalizzati al riconoscimento del diritto per il passato. Parallelamente, abbiamo presentato ricorsi pilota davanti al Giudice del Lavoro per fare chiarezza sul piano giuridico».

Secondo il sindacato, è necessario garantire ai lavoratori un trattamento uniforme e rispettoso della normativa contrattuale, sia per il pregresso che per il futuro. «Il nostro obiettivo – conclude Marzano – è ottenere non solo il riconoscimento retroattivo, ma anche una regolamentazione definitiva e condivisa per i prossimi anni, nel pieno rispetto della legge e del contratto collettivo nazionale».

Una vertenza che si preannuncia lunga, ma che punta a fare giustizia per centinaia di lavoratori della sanità pubblica, oggi esclusi da un diritto che in altre province è già realtà.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori