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Bari

Maxi sequestro di merce contraffatta al porto: i nomi dei marchi. Il video

Bloccati 30mila capi di abbigliamento falsi provenienti dalla Turchia

I controlli della Finanza al porto di Bari

I controlli della Finanza al porto di Bari

Maxi sequestro di merce contraffatta al porto di Bari

BARI - Un’operazione congiunta tra la Guardia di Finanza di Bari e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha portato al sequestro di circa 30mila capi di abbigliamento contraffatti intercettati nel porto del capoluogo pugliese. I prodotti, recanti i loghi di noti marchi internazionali, erano nascosti all’interno di un container proveniente dalla Turchia e sarebbero stati immessi illegalmente sul mercato italiano.

Il blitz delle autorità e le tecniche di indagine

Grazie a un sistema avanzato di analisi dei rischi, le autorità hanno individuato il carico sospetto, incrociando i dati sulle rotte commerciali, sulle tipologie di trasporto e sulla coerenza tra le merci dichiarate e i soggetti coinvolti. Questo approccio ha permesso di bloccare il flusso illegale prima che la merce venisse distribuita.

L’operazione rientra in un più ampio protocollo di collaborazione tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane, con l’obiettivo di contrastare il traffico di prodotti contraffatti e tutelare il mercato legale.

Brand falsificati e qualità ingannevole

Tra i marchi contraffatti sequestrati figurano Adidas, Armani, Balenciaga, Burberry, Chanel, Dior, Gucci, Nike, Prada, Versace e Zara, oltre a una vasta gamma di brand di nicchia e collaborazioni tra case di moda. Questo dimostra come il mercato del falso sia in continua evoluzione, mirando non solo ai nomi più noti, ma anche a marchi emergenti e linee esclusive, con l’intento di ingannare i consumatori.

Gli esperti delle aziende titolari dei marchi hanno confermato la contraffazione dei prodotti, sottolineando come la qualità della manifattura fosse tale da poter trarre in inganno gli acquirenti, anche a prezzi elevati.

Danni economici e rischi per i consumatori

L’importazione e la vendita di prodotti contraffatti rappresentano un grave danno per l’economia italiana, sottraendo risorse al mercato legale e alimentando un circuito di concorrenza sleale. Inoltre, questi prodotti non rispettano gli standard di sicurezza e qualità, esponendo i consumatori a potenziali rischi per la salute.

L’illecito scoperto ha portato alla contestazione del reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni mendaci. L’intero carico è stato sequestrato e le indagini sono in corso per risalire ai responsabili del traffico illecito.

Lotta alla contraffazione: la difesa del mercato legale

L’operazione della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane rappresenta un importante presidio a tutela delle imprese che operano nella legalità, garantendo la competitività del made in Italy e proteggendo i cittadini dai rischi legati alla diffusione di prodotti falsificati.

L’indagine si trova ancora nella fase preliminare e, come previsto dalla legge, si applica il principio di presunzione di innocenza fino all’eventuale condanna definitiva.

La diffusione del comunicato è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica di Bari, che ha ritenuto sussistente un interesse pubblico all’informazione in merito alla lotta alla contraffazione e alla tutela della sicurezza economico-finanziaria.

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