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Ex Ilva

"Acciaierie d'Italia, è la settimana più importante. Ma non faremo gli errori del passato"

Il ministro Adolfo Urso intervistato da Affaritaliani.it

Adolfo Urso

Adolfo Urso

Una lunga intervista ad Affaritaliani per spiegare dove sta andando l'industria italiana. Ed il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, parte proprio da Taranto e dall'ex Ilva, oggi Acciaierie d'Italia. La gestione commissariale va verso la fine e si affacciano nuovi assetti.

"Tre erano le proposte per l'intero asset e tre sono ancora in campo, due delle quali peraltro, quelle di azeri e indiani, hanno fatto anche rilanci competitivi piuttosto importanti, sia sul piano finanziario sia su quello dei livelli occupazionali, a dimostrazione del grande interesse per quello che può diventare, dopo la "cura" dei nostri commissari, il più avanzato impianto siderurgico green d'Europa": il ministro ha fatto riferimento al fondo americano Bedrock, a Jindal-Vulcan e soprattutto a Baku Steel Company, che in tandem con Azerbaijan Investment, holding statale azera, sembra in netto vantaggio nella corsa agli altoforni ed alle acciaierie pugliesi.

"Sia chiaro" scandisce Urso ad Affaritaliani "la nostra è una procedura realmente competitiva, a differenza di quanto accadde nel 2017, quando l'allora governo rifiutò il rilancio della cordata italiana guidata da Cdp per assegnare gli impianti a Mittal, con le conseguenze che tutti conoscono. Abbiamo fatto un percorso arduo per recuperare la piena funzionalità degli impianti, grazie anche al supporto delle forze sindacali, e vorremmo concluderlo in piena sintonia. Per questo convocheremo una riunione del tavolo a Chigi entro quindici giorni, quando avremo elementi precisi su cui confrontarci e deliberare. Sarà importante, inoltre, la collaborazione di Regione e Comune, che abbiamo sempre informato e ascoltato in ogni passaggio e, ovviamente, tanto più faremo in questa fase decisiva".

Questa settimana si annuncia decisiva, ma l'iter rimane complesso. "È possibile individuare nei prossimi giorni il soggetto che ha manifestato le migliori intenzioni, ma le procedure di assegnazione sono più lunghe e necessitano di ulteriori passaggi, tra i quali il via libera dell'Antitrust UE e certamente l'applicazione della nostra golden power che, a differenza di quanto fatto dai precedenti governi, noi eserciteremo per garantire l'interesse nazionale".

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