Cerca

Cerca

Vertenza Leonardo

«Riunire, nella trattativa sociale, tutti i soggetti interessati»

L'intervento di Raffaele Bagnardi, ex sindaco di Grottaglie

Raffaele Bagnardi

Raffaele Bagnardi, ex sindaco di Grottaglie

«Bisogna sempre ricordare che lo stabilimento Leonardo di Grottaglie è frutto di un Accordo di Programma del 2005, sottoscritto dalla Regione Puglia, dai Comuni di Grottaglie e Monteiasi, dalla Leonardo stessa. Quindi un opificio finanziato direttamente e indirettamente con fondi pubblici. E, perciò, le comunità locali hanno comunque diritto di parola e di trattativa».

Lo afferma Raffaele Bagnardi, ex sindaco di Grottaglie, in riferimento alla vertenza che sta tenendo con il fiato sospeso i lavoratori dello stabilimento Leonardo.

«La vera novità politica del Consiglio monotematico sulla crisi dello Stabilimento "Leonardo" di Grottaglie credo possa essere la già richiesta convocazione del Tavolo Territoriale, che per la prima volta riunirebbe, nella trattativa sociale, tutti i soggetti interessati, eludendo altresì il rischio di allontanare la vertenza sindacale dai luoghi di origine e di lavoro. Ma, ancor più - osserva Bagnardi - consoliderebbe le intese locali e creerebbe le giuste convergenze istituzionali, ai fini precipui di promuovere l'occupazione; di tutelare le piccole imprese; di innalzare la competitività innovativa. In uno, di traguardare il progresso e lo sviluppo appunto delle nostre comunità. Sicché, qualsiasi atto finale voglia o debba produrre, questo Consiglio monotematico non potrà prescindere dal dover dare risposte definitive alle attuali questioni, poste in campo dai lavoratori. Su tale parametro essenziale di risultato si misurerà, fuori da ogni residuo dubbio o sospetto, quanto le politiche locali e regionali saranno state sull'argomento efficaci».

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori