Cerca

Cerca

Il fatto

Bomba davanti a una pizzeria: due giovani arrestati. Incastrati dalla videosorveglianza

Gli indagati, di 21 e 22 anni, sono ritenuti responsabili dell’attentato dinamitardo avvenuto lo scorso settembre a Corato. L’operazione condotta dalla Polizia di Stato su mandato della Procura di Trani

Bomba davanti ad una pizzeria - foto realizzata con Ai

Bomba davanti ad una pizzeria - foto realizzata con Ai

CORATO - La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due giovani, rispettivamente di 21 e 22 anni, entrambi residenti a Corato, accusati di aver compiuto l’attentato dinamitardo ai danni di una nota pizzeria della città. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trani, su richiesta della Procura della Repubblica.

L’attentato del 24 settembre e il precedente episodio incendiario

L’episodio contestato ai due giovani risale alla notte del 24 settembre scorso, quando un ordigno ad alto potenziale esplosivo fu collocato e fatto detonare davanti all’ingresso della pizzeria, situata nel centro cittadino di Corato. La deflagrazione, avvenuta intorno alle 1:00, causò la distruzione della porta del locale e danni significativi a diverse auto parcheggiate nei pressi.

L’attività commerciale aveva già subito un altro attacco il 9 febbraio dello stesso anno, quando fu preso di mira con un attentato incendiario. In quell’occasione, ignoti avevano utilizzato un liquido infiammabile, appiccando il fuoco alla porta d’ingresso.

Nonostante i ripetuti episodi, il titolare della pizzeria ha dichiarato di non aver mai ricevuto minacce o richieste estorsive, né di nutrire sospetti su eventuali responsabili. Tuttavia, le indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Bari e dal Commissariato di Polizia di Corato, sotto il coordinamento della Procura di Trani, hanno permesso di raccogliere indizi di colpevolezza a carico dei due arrestati.

Le immagini di videosorveglianza e la ricostruzione della fuga

Determinanti per le indagini sono state le immagini delle telecamere di sicurezza, che hanno permesso agli investigatori di ricostruire il percorso di fuga dell’attentatore. Dopo aver fatto esplodere l’ordigno, il responsabile si sarebbe allontanato a piedi, percorrendo alcune centinaia di metri prima di salire a bordo di un’auto, guidata dal suo complice.

Gli arrestati dovranno rispondere del reato di porto ed esplosione di un ordigno ad alta capacità offensiva in luogo pubblico. Le indagini proseguiranno per chiarire eventuali moventi e possibili collegamenti con altri episodi criminali nella zona.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori