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Il caso

Cena fatale tra Melucci e la Lega

L'incontro riservato tra il sindaco e gli esponenti del partito di Salvini. Le ipotesi

rinaldo melucci

rinaldo melucci

Cena fatale tra il sindaco Rinaldo Melucci e alcuni autorevoli esponenti della Lega. Con prospettive che potrebbero ancora una volta ridisegnare la geografia del consiglio comunale. È accaduto dopo l’incontro all’Autorità Portuale con il viceministro delle infrastrutture Edoardo Rixi.

Melucci insieme allo stesso Rixi e al senatore Roberto Marti, si è ritrovato a tavola in un ristorante della Città Vecchia. Con loro ci sarebbero stati anche il consigliere comunale Francesco Battista, che è coordinatore cittadino della Lega, e i due consiglieri di maggioranza Filippo Illiano e Vittorio Mele. Fin qui i fatti. Le indiscrezioni su questo insolito banchetto politico-istituzionale lasciano spazio ad un ventaglio di ipotesi. Potrebbe essersi trattato del preludio ad una intesa politica in consiglio comunale tra Lega e Melucci, magari con l’allargamento del gruppo leghista ai due consiglieri di maggioranza e, in una visione più ampia, è possibile che si sia parlato della imminente nomina a alla presidenza della Autorità di Sistema Portuale, carica per la quale sembra indirizzato l’ex presidente della Provincia ed ex sindaco di Castellaneta, Giovanni Gugliotti.

Del resto i rapporti tra Melucci e la Lega da tempo sono più che cordiali, come testimonia anche la visita a Taranto di qualche mese fa di Matteo Salvini in persona, quando da ministro, accanto a Melucci, venne ad inaugurare il cantiere delle Brt, in via Acton. Non solo: questo intreccio morboso col centrodestra si è arricchito nelle scorse settimane con la delega che Melucci, questa volta come presidente della Provincia, ha attribuito al consigliere provinciale Angelo Laterza, questa volta sponda Forza Italia. Già nei mesi scorsi, peraltro, sempre alla Provincia, Melucci aveva attribuito un'altra delega ad un altro consigliere di Forza Italia: Raffaele Gentile. Per non dire che ormai da tempo in odore di ricoprire la carica di direttore generale del Comune è Marco Nilo, già consigliere comunale di centrodestra nella prima amministrazione Melucci e alle scorse elezioni candidato in una lista a sostegno di Walter Musillo, candidato sindaco del centrodestra.

Ma torniamo alla cena di qualche sera fa. Non è da escludere che l’incontro sia servito ad approfondire aspetti del futuro professionale dello stesso Melucci, forse poco convinto di portare a termine il suo mandato di sindaco fino a scadenza naturale. Un particolare intrigante è che alla cena avrebbe partecipato anche Giuseppe Pasquale Roberto Catalano, non un nome qualsiasi ma il capo di gabinetto del presidente della Regione, Michele Emiliano.

Per tornare alle vicende strettamente comunali, all’orizzonte, come rimbalza da più giorni, ci sarebbe un nuovo rimpasto in giunta. Questa volta con l’ingresso nel governo municipale della consulente finanziaria Rosaria Palazzo, cognata del consigliere comunale Mario Odone, ex pentastellato, passato in maggioranza e in attesa di una compensazione politica che appunto potrebbe tradursi nella indicazione di un assessore di suo gradimento. Lo spazio teoricamente ci sarebbe, perché una casella vacante potrebbe essere quella che si appresterebbe a lasciare Angelica Lussoso, attuale titolare della delega alla cultura, in procinto di essere nominata capo del gabinetto sindaco dopo le dimissioni di Greta Marraffa, destinata a quanto pare a nuovi orizzonti professionali.

Insomma, una sorta di risiko tra politica e sistemazioni lavorative.

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