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L'indiscrezione: Lussoso al posto di Marraffa

I possibili spostamenti a Palazzo di Città. C'è un nome nuovo per la giunta del sindaco Melucci

Angelica Lussoso

Angelica Lussoso

Potrebbe essere l’assessore alla cultura Angelica Lussoso a ricoprire l’incarico di capo di gabinetto del sindaco Rinaldo Melucci.

Come è noto, infatti, nei giorni scorsi l’attuale capo di gabinetto Greta Marraffa ha rassegnato le dimissioni a partire dal prossimo 28 febbraio. Una decisione, assunta per motivi professionali, che va a coincidere con il particolare momento della giunta comunale che sembra dover ancora una volta essere sottoposta ad un intervento di restyling. Sempre per assecondare spinte che arrivano dalla parte del consiglio comunale interna alla maggioranza. In particolare, vi sarebbe la necessità di ritagliare una postazione da attribuire in quota all’ex cinquestelle Mario Odone. Tra gli attuali consiglieri di maggioranza, Odone è rimasto praticamente l’unico a non aver indicato un proprio riferimento nel governo cittadino o nelle municipalizzate. Nei giorni scorsi era rimbalzata la possibilità che Odone indicasse come proprio assessore di riferimento Giovanni Patronelli, già presidente dell’Ordine degli Ingegneri. Destinazione: l’assessorato all’urbanistica del quale oggi è titolare Edmondo Ruggero.

Quest’ultimo sarebbe stato destinato a sua volta a sostituire Michele Pelillo, dimessosi  - anche lui per ragioni professionali - dal Consiglio direttivo del Comitato Organizzatore dei Giochi del Mediterraneo. Ora sembra che le indicazioni siano mutate, causa, a quanto pare, l’indisponibilità dello stesso Patronelli. Ecco allora spuntare il nome della consulente creditizia Rosaria Palazzo. Potrebbe essere lei l’assessore in quota Odone. Difficile, tuttavia, viste le proprie competenze professionali, che vada ad occupare la casella dell’urbanistica. Il posto eventualmente lasciato vacante dalla nomina di Angelica Lussoso a capo di gabinetto potrebbe dunque aprire la strada ad una nuova girandola di deleghe. Ma quando si attiverebbe questo ennesimo rimpasto? Non è da escludere che Melucci tenga tutti sulla corda fino al 24 febbraio, la data fatidica oltre la quale si allontanerebbe lo spettro dello scioglimento anticipato del consiglio comunale.

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