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Nuovi test diagnostici all’ospedale Bonomo di Andria: svolta per le malattie autoimmuni e neurologiche

Per la diagnosi di patologie invalidanti come la malattia di Crohn, le encefaliti autoimmuni e le neuropatie demielinizzanti. L’Asl Bt punta sull’innovazione per garantire cure più rapide ed efficaci

L'ospedale Bonomo di Andria

L'ospedale Bonomo di Andria - archivio

BAT - Presso l’ospedale Bonomo di Andria, l’Unità Operativa Complessa di Patologia Clinica ha ampliato la propria offerta diagnostica con l’introduzione di nuovi test di autoimmunità, in grado di individuare con maggiore precisione alcune patologie autoimmuni sistemiche e organospecifiche. Tra questi, sono ora disponibili gli esami per il marker sierologico ASCA, utile nella diagnosi della malattia di Crohn, nonché quelli dedicati all’individuazione delle dermatiti bollose autoimmuni, della glomerulonefrite membranosa primaria e della sindrome di Goodpasture.

"Si tratta di malattie fortemente invalidanti, che spesso costringono i pazienti a lunghi e difficoltosi spostamenti per ottenere una diagnosi", spiega Nunzia Rita Tarricone, dirigente biologo dell’Unità Operativa di Patologia Clinica. "Disporre di test avanzati a livello locale consente una diagnosi precoce e un intervento tempestivo, che possono fare la differenza nel decorso clinico dei pazienti".

Accanto ai nuovi esami per le malattie autoimmuni, l’ospedale ha attivato test all’avanguardia anche nell’ambito della neuroimmunologia, destinati alle unità operative di Neurologia. Questi esami consentiranno di individuare patologie complesse come le sindromi neuronali paraneoplastiche, le encefaliti autoimmuni, le neuromieliti e le neuropatie demielinizzanti.

"Ringrazio la Direzione strategica per aver reso possibile questa innovazione e la Patologia Clinica per l’impegno nell’attivazione di questi test", dichiara Maurizio Giorelli, direttore dell’Unità Operativa di Neurologia dell’ospedale Dimiccoli. "Si tratta di esami cruciali, che fanno da ponte tra neurologia, oncologia ed ematologia e permetteranno di trattare pazienti che, senza una diagnosi tempestiva, rischierebbero la vita. Inoltre, grazie a queste nuove tecnologie, diventiamo completamente autonomi, senza dover più dipendere da laboratori di altre Asl".

Soddisfazione espressa anche dalla direttrice generale dell’Asl Bt, Tiziana Dimatteo, che sottolinea come questi nuovi strumenti rappresentino un ulteriore passo avanti per la sanità pubblica locale. "L’Asl Bt dimostra ancora una volta di essere un’azienda sanitaria attenta all’innovazione e pronta ad aggiornare le proprie strumentazioni per rispondere alle necessità cliniche e scientifiche. L’attivazione di questi test garantisce una risposta più efficace e tempestiva alle esigenze diagnostiche del territorio".

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